ASSESTAMENTO. VI COMM: OK ART. 7 SU SCUOLA, GIOVANI, FAMIGLIA / 1
(ACON) Trieste, 9 lug - Oggi si è chiuso il cerchio, per quanto
attiene la manovra finanziaria estiva, dei passaggi nelle
Commissioni consiliari di competenza prima del suo ritorno in
Prima, dove avviene l'esame dei provvedimenti nella loro
interezza.
La VI Commissione presieduta da Roberto Novelli (FI), infatti, è
stata l'ultima a dare la propria approvazione, con i sì della
Maggioranza e l'astensione delle Opposizioni, ai disegni di legge
22 (Rendiconto generale 2023) e 23 (Assestamento di bilancio
2024-26) e al Documento di economia e finanza regionale 2025
(Defr), settori lavoro, scuola, giovani e famiglia, che trovano
la loro principale previsione nell'articolo 7 dell'Assestamento e
nella Tabella G, ma non mancano ovviamente di essere espressi
anche all'interno degli altri due documenti.
E sono state proprio le relative missioni contenute nel Defr a
chiamare in causa l'assessore Alessia Rosolen, che ha da subito
spiegato come si tratti di molti interventi, spesso trasversali
tra loro, per un supporto ai sistemi scuola-formazione
professionale e famiglia nel loro complesso su tutto il
territorio regionale. Prova ne sono ad esempio il progetto
"Formazione 360 Fvg" e la previsione della "Dote scuola" alle
famiglie con ragazzi che frequentano gli istituti secondari di
primo grado, che dunque si aggiungono agli studenti di secondo
grado (aggiunti 2,5 milioni di euro).
Argomento principe, per le tematiche sollevate dalle parti
trattate ed emerso anche dagli interventi dei consiglieri, sono
stati gli asili nido. Su questi, sollecitata da Andrea Carli (Pd)
che ha chiesto quanti posti ci siano oggi e quanti se ne avranno
dopo i progetti previsti attraverso l'utilizzo dei fondi del
Pnrr, l'assessore ha reso noto che in Friuli Venezia Giulia "ci
sono 7.529 posti; la Regione sta ragionando per un'ulteriore
offerta, perché dovremmo averne di più ma parimenti dovrebbero
esserci anche tanti più insegnanti".
Appunti sull'argomento sono arrivati anche dalle dem Manuela
Celotti, per la quale "la fase 0-2 anni è la più critica, servono
più posti e scelte coraggiose della Regione anche grazie alle
attuali cospicue disponibilità finanziarie", e similari da Laura
Fasiolo (Pd), ma poi anche da Serena Pellegrino (Avs), che ha
auspicato che "non si crei una corsia privilegiata al sostegno
del privato a discapito del pubblico", facendo presente "il
dissenso su quanto accaduto a Udine, dove si è registrato il
passaggio di gestione appunto da pubblico a privato di un asilo
nido". "Non c'è nessuna deriva privatistica della Regione in tal
senso", l'ha rassicurata la Rosolen. Mentre Carlo Bolzonello (Fp)
ha evidenziato che "molti genitori sono lavoratori turnisti,
sarebbe bello poter garantire loro l'apertura dei nidi nelle 24
ore".
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ACON/RCM-fa