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ASSESTAMENTO. I COMM, DIBATTITO/1. OPPOSIZIONI: SERVONO SCELTE DIVERSE

10.07.2024
14:56
(ACON) Trieste, 10 lug - Mattinata di intenso dibattito in I Commissione integrata, con al centro la manovra finanziaria estiva che comincia oggi il suo esame finale prima dell'approdo in Aula alla fine del mese.

Sotto la presidenza di Alessandro Basso (Fratelli d'Italia), coadiuvato in alcuni momenti della seduta dal vice Elia Miani (Lega), i consiglieri hanno ascoltato per prima cosa le relazioni dei presidenti delle altre cinque commissioni, chiamati a riassumere i contenuti delle sedute incentrate sui temi di loro competenza relativamente al ddl 22 (Rendiconto), al ddl 23 (Assestamento di bilancio) e al Defr per il 2025. Compito svolto dal presidente della II Commissione Markus Maurmair (FdI), da Carlo Bolzonello (Fp) per la Terza, da Alberto Budai (Lega) per la Quarta, da Diego Bernardis (Fp) per la Quinta e da Roberto Novelli (Forza Italia) per la Sesta.

Ma è in discussione generale che si è alzato il tono del confronto politico, con gli esponenti dei gruppi di Opposizione a sottolineare quelli che ritengono i nei della manovra di assestamento.

In due distinti interventi, il dem Andrea Carli ha espresso "perplessità sulla capacità di impegnare le risorse, specie per quanto riguarda i contributi assegnati agli enti locali, visto che sappiamo quanto i Comuni soffrano la carenza di personale". Carli ha poi posto il problema "dei molti cittadini proprietari di abitazioni che vorrebbero accedere ai fondi per il fotovoltaico, ma non hanno la possibilità di anticipare la spesa. Bisognerebbe - ha suggerito - trovare il modo di far arrivare il contributo regionale prima dell'effettivo pagamento delle fatture". Sempre in tema di ambiente, Carli disapprova la scelta di illustrare il Piano energetico regionale solo una settimana prima dell'approdo della manovra in Aula.

Non è convinto delle scelte della Giunta neppure Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), che intravvede "un clima da 'E' qui la festa', la canzone di Jovanotti che andava in voga tanti anni fa, grazie al miliardo e 355 milioni di risorse di questa manovra". Ma resta convinto che "questi soldi, che derivano in gran parte da entrate fiscali, andrebbero restituiti ai cittadini consolidando le nostre comunità. E invece troppe scelte ci sono state presentate a scatola chiusa, a dispetto dei tanti cittadini che negli ultimi mesi si sono aggregati in comitati per manifestare insoddisfazione su questa o quella decisione. E ci sono - ha concluso Honsell - troppi scorrimenti di graduatoria, nient'affatto strategici".

Rosaria Capozzi (M5S) ha invece dato atto alla Giunta "di alcuni interventi condivisibili", osservando però che "nella manovra abbiamo trovato poste di bilancio da noi proposte negli anni passati, come ad esempio il sostegno alla locazione o i fondi per i guard rail. Ci vorrebbe maggiore rispetto per le nostre idee". Altri interventi invece vengono giudicati dalla pentastellata "calati dall'alto e non efficaci per i cittadini".

Nell'intervento più lungo della mattinata, il capogruppo del Pd Diego Moretti ha passato in rassegna tutti gli articoli della manovra. Mettendo nel mirino innanzitutto, come aveva già fatto in precedenza il collega Carli, "l'intervento normativo che modifica la governance dei consorzi industriali, un tema su cui nessuna Amministrazione in precedenza si era sognata di intervenire. Si tratta di una norma sbagliata, dettata da una visione di potere, perché i consorzi da sempre rappresentano il protagonismo dei territori e in questo modo la Regione diventa ente gestore, e non certo di programmazione e indirizzo, al contrario di quel che tutti auspichiamo sempre a parole".

Moretti vorrebbe correggere anche la norma che assegna ai giovani i contributi per l'acquisto della prima casa, "togliendo l'obbligo di accensione di un mutuo che oggi è diventato impresa difficile per una coppia nascente". Quanto agli enti locali, "nulla ha sostituito le Uti a livello di programmazione intercomunale - ha osservato il capogruppo dem - e nel frattempo i problemi dei Comuni sono peggiorati a causa della carenza di personale". Moretti è preoccupato anche per la tempistica di attuazione della legge sulla disabilità: "Entro il 31 dicembre di quest'anno bisognerebbe completare il passaggio delle funzioni alle aziende sanitarie: attenzione a non produrre disfunzioni nei servizi dal 1 gennaio 2025".

Un altro capogruppo di Opposizione, Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) ha notato come "sanità ed enti locali, che sono i nostri due principali asset, non vengano neppure affrontati nel Defr". Moretuzzo invoca scelte decise "sui criteri di assegnazione del Fuc, il fondo unico per i Comuni, così come sulla riforma dei segretari comunali", invita l'assessore Riccardo Riccardi "a prevedere risorse cospicue per la residenzialità diffusa" e lamenta la carenza di fondi "per il ristoro legato agli eventi climatici estremi", a proposito dei quali invita la Giunta "a ragionare su strumenti diversi dal rimborso a piè di lista dei danni, immaginando dei fondi di rotazione".

1 - segue ACON/FA



  • Alessandro Basso (FdI), presidente della I Commissione integrata
    Alessandro Basso (FdI), presidente della I Commissione integrata
  • Diego Moretti, capogruppo del Pd, dialoga con il collega dem Andrea Carli
    Diego Moretti, capogruppo del Pd, dialoga con il collega dem Andrea Carli
  • Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg
    Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg
  • Rosaria Capozzi (M5S)
    Rosaria Capozzi (M5S)
  • Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
    Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
  • Elia Miani (Lega) sui banchi della presidenza accanto all'assessore Barbara Zilli
    Elia Miani (Lega) sui banchi della presidenza accanto all'assessore Barbara Zilli