ASSESTAMENTO. MORETTI-CARLI (PD): BILANCIO RICCO MA CON POCA VISIONE
(ACON) Trieste, 11 lug - "L'assestamento di bilancio, con i
suoi oltre 1,3 miliardi, non può che intervenire e coprire molte
esigenze. Tuttavia, accanto alle positività che ci sono, non
mancano delle zone d'ombra su temi come le politiche industriali,
la governance dei consorzi di sviluppo economico, gli enti
locali, l'edilizia agevolata e la sanità. Speriamo che da qui
all'Aula, da parte della Giunta e della Maggioranza di
Centrodestra ci sarà la volontà di correggere storture che
rischiano di non risolvere le criticità".
Lo affermano, in una nota, il capogruppo del Pd in Consiglio
regionale, Diego Moretti e il consigliere regionale Andrea Carli
(relatore per la minoranza del ddl 23 Assestamento di bilancio)
a margine del dibattito in I Commissione integrata sulla manovra
estiva di assestamento di bilancio.
"Al di là delle enormi disponibilità - proseguono Moretti e Carli
-, esistono naturalmente delle scelte politiche, alcune delle
quali lasciano quantomeno delle forti perplessità. Una di queste
riguarda sicuramente l'intervento che si fa sui consorzi
industriali: in 60 anni di storia nessuna amministrazione si è
mai sognata di mettere le mani nelle governance di consorzi dove
la Regione non è nemmeno socia. Siamo difronte a un esercizio
vorace e sfrenato del potere, l'ennesima dimostrazione di un
metodo assolutamente inaccettabile sulla quale chiediamo un
ripensamento".
"Inoltre - sottolinea Carli - anche la nomina dei revisori
presenta degli elementi di negatività: essendo anche questa
sottoposta alla valutazione della Giunta, si viene a creare di
fatto un albo virtuale dei revisori, accanto a quello reale
basato non solo su requisiti professionali, ma anche di
gradimento dell'Amministrazione regionale".
Per quanto riguarda le previsioni in materia di edilizia
agevolata, i dem chiedono di modificare la norma che "impone ai
giovani l'obbligo di accendere un mutuo per l'acquisto della
prima casa". E ancora, gli Enti locali: "Dopo aver demolito
strumentalmente le Uti, non c'è stato alcun intervento che
permettesse la programmazione intercomunale lasciando i Comuni in
difficoltà fortissime, come la forte carenza di personale, che
sicuramente le Province non risolveranno e che lasciano aperto il
problema di impegnare le ingenti risorse destinate ai Comuni per
lo sviluppo del territorio".
"E infine la sanità - conclude il capogruppo Pd - uno dei nodi
più significativi che sta pesando su cittadini e operatori e sul
quale siamo da troppo tempo in attesa di vedere realizzati i
molti annunci dell'assessore alla Salute. Preoccupa, infine,
l'applicazione della legge 16 del 2022 sul riordino del sistema
disabilità: registriamo sul territorio regionale preoccupazioni e
ritardi rispetto al passaggio delle funzioni alle aziende
sanitarie che dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre. Il pericolo
di creare disfunzioni nei servizi dal 1 gennaio 2025 è dietro
l'angolo".
ACON/COM/mv