AMBIENTE. PATTO-PD-OPEN: NO GREENWASHING SU COGENERATORI, SERVE STUDIO
(ACON) Trieste, 11 lug - I consiglieri regionali Giulia
Massolino e Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg),
Massimo Mentil (Pd) e Furio Honsell (Open Fvg) intervengono con
una nota in concomitanza con la seduta odierna del Tar, chiamato
a esprimersi sui ricorsi portati avanti da Legambiente e
Movimento Difesa del Cittadino Fvg contro la Regione in merito
all'autorizzazione rilasciata alla costruzione dei quattro
impianti di cogenerazione della Siot.
"Sosteniamo la mobilitazione delle associazioni prevista per
domani, venerdì 12 - dichiarano Moretuzzo e Massolino -. I
territori interessati (Dolina, Reana del Rojale, Cavazzo Carnico
e Paluzza) sono legittimamente preoccupati e arrabbiati.
All'Assestamento di luglio proporremo che la Regione attivi uno
studio epidemiologico sui territori coinvolti".
"Ma al di là degli impatti sulla salute e sull'inquinamento
acustico - evidenziano i due autonomisti -, c'è un grosso tema di
fondo: i cogeneratori vengono spacciati come un modo per
risparmiare energia, ma questa tesi è stata smentita dalla
relazione tecnica prodotta dall'Agenzia per l'energia regionale
(Ape Fvg), oltre che dalle relazioni delle Università di Udine e
di Trieste. Per questo, proporremo anche una ricerca sulle
emissioni effettivamente prodotte dagli impianti di
cogenerazione. Rallentare la necessaria e urgente
decarbonizzazione e conversione energetica comporta danni
irreparabili non solo alle comunità locali ma alla regione
tutta".
Si associa al sostegno alla mobilitazione Mentil: "Già da sindaco
di Paluzza ho fatto una battaglia contro gli impianti di
cogenerazione della Siot, proprio partendo dalla relazione di Ape
Fvg, che ci ha sostenuto e che ha collaborato direttamente con i
Comuni e col territorio per chiarire cos'è un impianto di
cogenerazione, quali sono gli impatti rispetto a quanto
dichiarato. Le motivazioni portate al ricorso al Tar sono
assolutamente dimostrabili e ci auguriamo che vengano accolte.
L'Assestamento di bilancio sarà un'occasione per tornare sul
tema, chiediamo che la Regione finalmente ci sostenga. Vogliamo
un controllo da parte di Arpa di tutte le emissioni sia acustiche
che in atmosfera, per verificare quanto dichiarato dalla società".
"La cogenerazione energia elettrica-calore non dovrebbe ricevere
incentivi premiali quando non garantisce, come in questo caso,
una riduzione delle emissioni di Co2 equivalenti. Altrimenti va
contro lo spirito della sostenibilità. Il costo ambientale di
questo oleodotto non può essere scaricato sulla comunità
regionale. Ricordo che in Carso vi sono accumuli di materiali
derivanti dalle vicende del passato di questa infrastruttura
ancora non risolte", conclude Honsell, anche lui sostenendo il
presidio.
ACON/COM/rcm