ASSESTAMENTO. I COMM, OK ART 4: 75 MLN PER FONDI DIFESA DELL'AMBIENTE
(ACON) Trieste, 11 lug - Via libera a maggioranza da parte
della I Commissione integrata, presieduta da Alessandro Basso
(FdI), all'articolo 4 e ai suoi emendamenti di emanazione della
Giunta su Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile,
relativi al ddl 23 Assestamento di bilancio per gli anni
2024-2026. L'articolo 4 distribuisce più di 75 milioni di euro:
65,5 di investimenti e 9,5 di spesa corrente.
Respinti invece i due emendamenti presentati da Serena Pellegrino
(Avs) per l'abrogazione dei commi 8, 9 e 10, sugli interventi per
rendere meno discontinuo il flusso delle acque del fiume Isonzo
"non perché sia contraria al progetto, ma per la necessità di
sentire le parti interessate e comprendere meglio le funzioni del
Consorzio di bonifica, percettore dei contributi", ha affermato
la consigliera.
Non approvato anche il secondo emendamento sulle opere al lago di
Cavazzo, inerenti alla centrale idroelettrica, che comprendono
lavori "di cui nemmeno gli uffici della Direzione regionale - ha
sottolineato Pellegrino -, sembrano essere convinti".
L'assessore alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, ha
illustrato l'emendamento di iniziativa giuntale per l'inserimento
dopo il comma 64 di un elemento aggiuntivo, in merito alla legge
regionale 21 del 2020, sulle grandi derivazioni energetiche, per
cui i concessionari sono tenuti a versare alla Regione una quota
fissa del canone, assieme ad una quota variabile: la legge
stabilisce i criteri di ripartizione di tali quote sui territori.
La Regione, a fronte di una ingente disponibilità di risorse, che
ammonta a 26 milioni di euro (soggette però a contenzioso, vista
l'impugnazione del provvedimento da parte dei concessionari), ha
deciso di destinare in deroga alla norma una parte delle somme
incassate per 15 milioni così ripartiti: 6,3 milioni alla Carnia,
5,1 per la Valcellina e 3,4 per la Val Meduna. "Tutto questo per
garantire i servizi ai territori, migliorando la vita dei
cittadini", ha spiegato l'assessore.
Viene quindi abrogato il comma 51 e modificati i seguenti 52 e
53, sugli interventi alla discarica dismessa di Trivignano: in
questo modo la Regione viene autorizzata a concedere contributi
anche ad enti pubblici o a società partecipate, per il
mantenimento dei requisiti di sicurezza ambientale della
discarica. Venticinquemila euro vengono stanziati per la
realizzazione di interventi sul terreno per la preparazione di
quanto verrà effettuato sui bacini di decantazione in termini di
bonifica alle Cave del Predil. Per quanto concerne invece le
variazioni tabellari, Scoccimarro ha evidenziato uno stanziamento
di 200mila euro per progetti di sviluppo sostenibile per FvGreen.
Andrea Carli (Pd) si è detto soddisfatto dell'emendamento
riguardante le grandi derivazione idroelettriche, sottolineando
che i fondi ai Comuni sono "una vera boccata d'ossigeno, se
rapportati alle disponibilità in capo alle Amministrazioni". Il
consigliere ha poi chiesto, assieme ai colleghi delle Opposizioni
Pellegrino, Honsell, Fasiolo e Moretti, di "rimodulare i tempi di
discussione sul Piano regionale per l'energia, troppo ristretti
per un esame approfondito della documentazione". Ha espresso
soddisfazione per i fondi ai territori anche Furio Honsell
(Open), che si è chiesto "come mai un aspetto così importante sia
stato oggetto di un emendamento dell'ultimo momento".
Il capogruppo dem, Diego Moretti, ha chiesto delucidazioni
sull'eventualità che i fondi non pervengano in toto: "Se i soldi
non arrivano, ne chiederete la restituzione ai Comuni?". Quanto
al ruolo del Consorzio di bonifica percettore dei fondi per il
progetto sul flusso delle acque dell'Isonzo, si è detto concorde,
affermando che "si tratta di un'opera attesa da tempo, viste le
difficoltà in merito alla questione delle acque".
Sulla discarica di Trivignano, il collega di partito Francesco
Martines ha chiesto informazioni sullo stanziamento totale, visti
gli interventi di manutenzione e gestione dell'impianto, mentre
Laura Fasiolo (Pd), parlando del suo apprezzamento per gli
interventi sull'Isonzo, ha condiviso un eventuale "coinvolgimento
del Gect in seno al quale è stata appena costituita la
Commissione ambiente in Consiglio comunale a Gorizia".
Nella sua replica, l'assessore alla Difesa dell'ambiente, pur non
accogliendo la richiesta di emendamento da parte della
consigliera Pellegrino, ha voluto ribadire la sua piena
disponibilità a condividere l'iter di realizzazione dei progetti
e a rivedere i termini per la discussione dei temi sull'energia.
Sull'eventualità del mancato arrivo delle somme inerenti ai
canoni dei gestori che hanno impugnato il provvedimento
regionale, gli uffici della Direzione ambiente hanno rassicurato
i consiglieri che i fondi non dovranno essere restituiti all'ente
regionale, ma saranno oggetto di eventuali conguagli successivi.
ACON/MV-fa