RIVOLTA CARCERE TS. MASSOLINO(PAT-CIV) CHIEDE NUOVA ISPEZIONE
(ACON) Trieste, 12 lug - "Un disastro ampiamente annunciato e
che le istituzioni dovevano riuscire a prevenire".
E' quanto dichiara la consigliera regionale Giulia Massolino, in
riferimento alla rivolta dei detenuti in carcere a Trieste, la
notte scorsa.
"Durante il mio precedente sopralluogo, in aprile - scrive in una
nota l'esponente del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg -
operatrici e operatori del carcere, esasperati, avevano descritto
la situazione come una polveriera pronta a esplodere, i cui
effetti avrebbero coinvolto la città tutta. Le condizioni di
grave sovraffollamento aggiunte al caldo torrido hanno innescato
la scintilla".
"Abbiamo chiesto una nuova ispezione per dimostrare vicinanza sia
a operatrici e operatori, sia alle persone recluse - annuncia
Massolino -. Sono mesi che affermiamo che tutte le istituzioni
avrebbero dovuto agire con urgenza per far fronte a una vera e
propria emergenza umanitaria. Oltre alla partecipazione alla
staffetta di digiuno lanciata dal Garante di Udine e alla
maratona oratoria organizzata dalla Camera Penale - ricorda
l'esponente del Patto per l'Autonomia - abbiamo chiesto
un'audizione in commissione consiliare di tutti i soggetti
coinvolti, che da regolamento avrebbe dovuto tenersi settimane
fa, ma non è stata convocata".
"Lunedì scorso abbiamo tenuto un evento pubblico proprio per
parlare della situazione, delle cause e delle soluzioni del
drammatico sovraffollamento che vede la regione Friuli Venezia
Giulia, tristemente, seconda in Italia. Purtroppo - conclude
Massolino - la solidarietà di tanti cittadini verso il
trattamento inumano di chi deve scontare una pena non basta. È
ora che le istituzioni, tutte, se ne facciano carico".
ACON/COM/aa