SCUOLA. NOVELLI (FI): NO A SPECULAZIONE POLITICA SU DIMENSIONAMENTO
(ACON) Trieste, 16 lug - Ringrazia gli auditi per il contributo
"evocativo e autenticamente immersivo" con cui hanno aperto i
lavori della commissione. Aggiunge che "il dibattito di oggi ha
permesso di fare chiarezza rispetto alle scelte delle
istituzioni, che non penalizzano in alcuna maniera i ragazzi e
garantiscono il pieno rispetto dell'identità storica e culturale
di Grado". E invita tutti, sia i consiglieri che le associazioni
"a non trasformare il dimensionamento scolastico in uno strumento
di speculazione politica. A uscirne sconfitti sarebbero solo i
bambini e i ragazzi".
Roberto Novelli, presidente della VI commissione e consigliere
regionale di Forza Italia, interviene così, in una nota, al
termine di una seduta dedicata alla scuola di Grado.
Novelli spiega: "Il compito della commissione era creare le
condizioni affinché ci potesse essere una discussione lineare e
trasparente. L'obiettivo è stato raggiunto, al netto delle
singole convinzioni rispetto alle quali non entro nel merito.
Tuttavia, credo sia corretto e doveroso, nel mio ruolo, proporre
alcune osservazioni".
"Quando maneggiamo una materia delicata come la scuola - continua
il presidente della Sesta - ci assumiamo una grande
responsabilità e dobbiamo essere consapevoli del peso delle
parole che pronunciamo e dell'effetto che queste possono produrre
in termini di percezione per le singole comunità. Mettiamo a
fuoco il dimensionamento scolastico: un decreto ministeriale,
alla luce del calo delle iscrizioni, impone di unire alcune
direzioni scolastiche. Da qui al 2027, sono previsti 17
accorpamenti a livello apicale, senza che ci sia alcuna
conseguenza per l'offerta didattica o per la regolare continuità
delle lezioni".
Ancora Novelli: "Chi evoca tagli alla scuola commette un errore.
Grado non sacrifica nulla, ma davvero nulla, del suo patrimonio
di specificità a livello intellettuale e identitario. Ci sarà una
nuova organizzazione con San Canzian, semplicemente, con cui
verrà condiviso il dirigente scolastico. Nessun altro
cambiamento".
Il consigliere chiude: "Non sarà l'ufficio in cui presterà
servizio il dirigente scolastico a fare la differenza, ma il
livello qualitativo del servizio erogato, che non muterà. E le
istituzioni, Regione in testa, si faranno garanti di questa
continuità nell'offerta didattica".
ACON/COM/fa