FINE VITA. COSOLINI (PD): TRIBUNALE TS CONFERMA CHE SERVIVA LA LEGGE
(ACON) Trieste, 17 lug - "Il pronunciamento del tribunale di
Trieste, che impone ad Asugi di riesaminare la richiesta
precedetentemente respinta di Martina Oppelli che chiedeva il
diritto al suicidio assistito in base alla nota sentenza della
Corte costituzionale, dimostra ancora una volta quanto fosse
importante che il Consiglio regionale esaminasse e approvasse la
proposta di legge di iniziativa popolare per disciplinare in
mondo certo e univoco il percorso che deve seguire il sistema
sanitario regionale per garantire un diritto sancito dalla
Corte".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Roberto
Cosolini (Pd) sottolineando che "la proposta di iniziativa
popolare, promossa dall'associazione Luca Coscioni e sostenuta
dalle Opposizioni, come è noto non riguardava, lo abbiamo
ribadito più volte, una disciplina normativa sul fine vita, che è
competenza del Parlamento, bensì era uno strumento per garantire
un trattamento sanitario riconosciuto dalla sentenza della Corte
in modo certo e univoco ed evitare inutili sofferenze".
"Il Centrodestra regionale ha voluto affossare questa possibilità
votando a maggioranza la pregiudiziale di inammissibilità della
proposta di legge. Quella strada - conclude Cosolini - andava
invece percorsa anziché negare a persone che soffrono di malattie
incurabili, con atroci sofferenze e senza speranza, il diritto a
decidere che la Corte ha riconosciuto".
ACON/COM/mv