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ENERGIA. IV COMM: PIANO REGIONALE PUNTA SU SICUREZZA E INDIPENDENZA

17.07.2024
19:24
Opposizioni contestano: momento sbagliato, poco tempo a disposizione

(ACON) Trieste, 17 lug - Più di tre ore di discussione intorno al nuovo Piano energetico regionale in una seduta di IV Commissione a tratti tesa, caratterizzata dalle osservazioni critiche dei consiglieri di Opposizione che, in via preliminare, hanno contestato "la tempistica con la quale un documento di questa importanza è stato portato all'attenzione dell'Aula".

Il problema - secondo Andrea Carli (Pd), Serena Pellegrino (Avs), Rosaria Capozzi (M5S) e Furio Honsell (Open) - è la concomitanza con la manovra estiva di bilancio, che renderebbe difficile se non impossibile un'analisi approfondita del documento. Tesi non condivisa da Alberto Budai (Lega), presidente della Quarta, che ha ricordato il dovere di rispettare "i tempi tecnici" nell'iter di approvazione del documento, e da Igor Treleani (Fratelli d'Italia), protagonista di un botta e risposta con Pellegrino.

Solo nella seconda parte della seduta si è passati ai contenuti, illustrati dai vertici della Direzione Ambiente e da altri tecnici, presenti in aula e in videocollegamento. I due macro-obiettivi del Piano energetico regionale (in sigla Per) sono da una parte la sicurezza energetica, anche in caso di eventi meteo estremi e di condizioni geopolitiche difficili, e dall'altra l'indipendenza energetica, che in Fvg significa in concreto decarbonizzazione e maggiore autonomia dall'importazione di combustibili. Ma l'indipendenza, hanno aggiunto il direttore centrale e i suoi Uffici, significa anche ridurre i consumi ed efficientare gli impianti.

Si è parlato poi delle sfide sulle energie rinnovabili, trattando in particolare di fotovoltaico e biomasse, e del tema delicato dell'installazione di impianti fotovoltaici, sul quale è stata annunciata l'intenzione di legiferare per determinare le aree idonee o non idonee. Sottolineato anche l'aspetto della partecipazione alla stesura del Per, con il coinvolgimento di associazioni di categoria, consumatori e ambientalisti. Con l'adozione del progetto di piano, avvenuta il 4 luglio, è scattato il periodo di pubblicazione in cui tutti i cittadini potranno presentare osservazioni.

Un'altra delle novità del Piano, che sostituirà quello realizzato nel 2015, vi è la previsione di una misurazione delle azioni con un monitoraggio ravvicinato, biennale anziché triennale, dal momento che gli scenari cambiano in fretta: per questo stesso motivo, il nuovo Per pone come suo orizzonte temporale il 2030, una data piuttosto vicina.

Numerose le richieste di chiarimento e le riflessioni suggerite dai consiglieri. La pentastellata Capozzi si è rammaricata "della scarsa attenzione riservata al tema delle comunità energetiche" e ha chiesto dati precisi sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Pellegrino di Avs ha posto il tema dell'energia nucleare, ricordando "la partnership con la Slovenia sulla centrale di Krsko". E gli Uffici le hanno risposto che non c'è alcun progetto possibile in questo campo in Fvg, né la Regione può avere competenza su Krsko che è affare di due Stati, Slovenia e Croazia.

Di biomasse e di idrogeno ha parlato invece Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg), chiedendo sul primo tema se l'idea sia quella di favorire il riscaldamento dei privati e se venga previsto un reimpianto delle essenze. Quanto all'idrogeno, "se ne menzionano i meriti ma non le problematiche, tra le quali la bassa efficienza energetica e l'enorme consumo d'acqua", ha osservato l'esponente di Opposizione. Le è stato risposto dai tecnici che la Regione si ispira a una visione europea sulla filiera dell'idrogeno, con il coinvolgimento di soggetti privati e progetti di produzione di idrogeno verde.

Honsell, intervenuto a più riprese, ha chiesto specifiche sulle azioni previste, osservando che "nel documento quasi ci si vanta dell'aumento del numero di automobili, che corrispondono a consumi di benzina e gasolio". Al consigliere di Open stanno a cuore in particolare i numeri del fabbisogno di energia stimato nel 2045, anno della prevista neutralità carbonica, e dei modi per arrivare a questo ambizioso risultato.

Il dem Carli ha posto il problema "degli impianti agrivoltaici che rischiano di consumare suolo, mettendo a rischio la superficie destinata alle coltivazioni e dunque generando un problema di indipendenza alimentare", e si è poi soffermato sul tema dei reflui zootecnici. Dal collega di gruppo Massimiliano Pozzo sono arrivate richieste di chiarimento ancora sul fotovoltaico, in particolare sulle tempistiche previste per l'adeguamento del patrimonio pubblico.

Nicola Conficoni (Pd), supportato dal capogruppo dem Diego Moretti, è tornato sul tema della neutralità climatica, chiedendosi quanto si avvicinerà quest'obiettivo nel 2030, orizzonte temporale del nuovo Piano. "Gli investimenti sulle rinnovabili - ha domandato ancora il consigliere - quanto faranno risparmiare i cittadini a livello di bolletta?".

Per la maggioranza di Centrodestra è intervenuta Lucia Buna (Lega), che ha osservato come "sul fotovoltaico la Giunta regionale abbia visto giusto", auspicando l'adozione di questa formula anche sui prati stabili. Da Buna anche la richiesta di ulteriori informazioni sui progetti di termovalorizzatore. ACON/FA



  • Alberto Budai (Lega), presidente della IV Commissione
    Alberto Budai (Lega), presidente della IV Commissione
  • Da sinistra Serena Pellegrino (Avs) e Rosaria Capozzi (M5S)
    Da sinistra Serena Pellegrino (Avs) e Rosaria Capozzi (M5S)
  • Andrea Carli (Pd)
    Andrea Carli (Pd)
  • Lucia Buna (Lega)
    Lucia Buna (Lega)
  • Da sinistra Nicola Conficoni e Diego Moretti (Pd)
    Da sinistra Nicola Conficoni e Diego Moretti (Pd)
  • Un momento dei lavori della IV Commissione
    Un momento dei lavori della IV Commissione
  • Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
    Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
  • Massimiliano Pozzo (Pd)
    Massimiliano Pozzo (Pd)
  • Giulia Massolino (Patto-Civica)
    Giulia Massolino (Patto-Civica)
  • Igor Treleani (Fratelli d'Italia)
    Igor Treleani (Fratelli d'Italia)