PARTECIPATE. PELLEGRINO (AVS)-MARTINES (PD): CDX VOTA VERTICI SENZA GM
(ACON) Trieste, 18 lug - "I vertici delle società partecipate
vengono votati senza attendere la presenza del Gruppo Misto e del
Pd: forzature della Maggioranza per ottenere l'unanimità. La
tracotanza di chi è al governo della Regione Fvg lambisce, in
ogni occasione, percorsi al limite dell'anti democrazia.
Considerare le Opposizioni un orpello inutile e, nella migliore
delle ipotesi, fastidioso è ormai diventato un leitmotiv che
richiama antichi retaggi che si credevano ormai sepolti nel tempo
e nella storia".
Così, in una nota congiunta, i consiglieri regionali Serena
Pellegrino (Avs) e Francesco Martines (Pd) a seguito della
convocazione della Giunta per le nomine svoltasi a Trieste in
mattinata.
"La Giunta ha preso avvio e si è conclusa in pochi minuti - fanno
sapere Pellegrino e Martines - dopo una immediata verifica del
numero legale, senza alcuna discussione e con voto unanime, ma
soprattutto senza attendere che due degli esponenti della
opposizione, del Gruppo Misto e del Partito democratico che
avevano comunicato un breve ritardo, vi prendessero parte".
"Gli atteggiamenti offensivi e violenti - così ancora i due
esponenti del Centrosinistra - si stanno sommando quasi
quotidianamente, non ultimi i recentissimi interventi di due
esponenti di Fratelli d'Italia. In primis quello dell'assessore
regionale Fabio Scoccimarro che ieri, all'assemblea di Ausir, è
intervenuto non solo come assessore ma, senza averne titolo, come
esponente politico, intimando ai sindaci che, se non ci fosse
stata l'unanimità, si sarebbe rinviata l'elezione del presidente.
Una forzatura che mai si è vista in un consesso di rappresentanti
comunali."
Inoltre, commentano, "anche l'intervento del consigliere
meloniano Igor Treleani non è da meno quando, ancora ieri durante
la seduta della IV Commissione, ha ammonito le Opposizioni
dichiarando con verve che la pazienza ad ascoltare le continue
lamentele dei consiglieri che denunciavano la riduzione dei tempi
per esercitare la democrazia aveva raggiunto il colmo. Questi due
eventi sono solo la punta di una valanga che sta assumendo forme
sempre più impattanti sulle istituzioni e, di conseguenza, sulla
società intera".
"Arrivare in Giunta per le nomine - incalzano gli esponenti di
opposizione - dopo aver avvisato di un possibile ritardo e
scoprire che, in barba a ogni correttezza istituzionale, le
nomine di importanti società partecipate proposte dalla
Maggioranza erano già state votate e deliberate senza colpo
ferire, creano delle lacerazioni e aumentano la polarizzazione,
cosa che nuoce gravemente a qualsiasi processo democratico e
lasciano qualcosa di più dell'amaro in bocca. La deriva
oltranzista portata avanti dalla Maggioranza, che si percepisce e
che si respira fuori e dentro il Palazzo del Governo, non può che
preoccupare".
"Gli atti intimidatori e l'arroganza espressa - concludono
Pellegrino e Martines - non devono intimidirci, ma ci preoccupano
non poco per la tenuta delle nostre istituzioni".
ACON/COM/rcm