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PARTECIPATE. PELLEGRINO (AVS)-MARTINES (PD): CDX VOTA VERTICI SENZA GM

18.07.2024
14:55
(ACON) Trieste, 18 lug - "I vertici delle società partecipate vengono votati senza attendere la presenza del Gruppo Misto e del Pd: forzature della Maggioranza per ottenere l'unanimità. La tracotanza di chi è al governo della Regione Fvg lambisce, in ogni occasione, percorsi al limite dell'anti democrazia. Considerare le Opposizioni un orpello inutile e, nella migliore delle ipotesi, fastidioso è ormai diventato un leitmotiv che richiama antichi retaggi che si credevano ormai sepolti nel tempo e nella storia".

Così, in una nota congiunta, i consiglieri regionali Serena Pellegrino (Avs) e Francesco Martines (Pd) a seguito della convocazione della Giunta per le nomine svoltasi a Trieste in mattinata.

"La Giunta ha preso avvio e si è conclusa in pochi minuti - fanno sapere Pellegrino e Martines - dopo una immediata verifica del numero legale, senza alcuna discussione e con voto unanime, ma soprattutto senza attendere che due degli esponenti della opposizione, del Gruppo Misto e del Partito democratico che avevano comunicato un breve ritardo, vi prendessero parte".

"Gli atteggiamenti offensivi e violenti - così ancora i due esponenti del Centrosinistra - si stanno sommando quasi quotidianamente, non ultimi i recentissimi interventi di due esponenti di Fratelli d'Italia. In primis quello dell'assessore regionale Fabio Scoccimarro che ieri, all'assemblea di Ausir, è intervenuto non solo come assessore ma, senza averne titolo, come esponente politico, intimando ai sindaci che, se non ci fosse stata l'unanimità, si sarebbe rinviata l'elezione del presidente. Una forzatura che mai si è vista in un consesso di rappresentanti comunali."

Inoltre, commentano, "anche l'intervento del consigliere meloniano Igor Treleani non è da meno quando, ancora ieri durante la seduta della IV Commissione, ha ammonito le Opposizioni dichiarando con verve che la pazienza ad ascoltare le continue lamentele dei consiglieri che denunciavano la riduzione dei tempi per esercitare la democrazia aveva raggiunto il colmo. Questi due eventi sono solo la punta di una valanga che sta assumendo forme sempre più impattanti sulle istituzioni e, di conseguenza, sulla società intera".

"Arrivare in Giunta per le nomine - incalzano gli esponenti di opposizione - dopo aver avvisato di un possibile ritardo e scoprire che, in barba a ogni correttezza istituzionale, le nomine di importanti società partecipate proposte dalla Maggioranza erano già state votate e deliberate senza colpo ferire, creano delle lacerazioni e aumentano la polarizzazione, cosa che nuoce gravemente a qualsiasi processo democratico e lasciano qualcosa di più dell'amaro in bocca. La deriva oltranzista portata avanti dalla Maggioranza, che si percepisce e che si respira fuori e dentro il Palazzo del Governo, non può che preoccupare".

"Gli atti intimidatori e l'arroganza espressa - concludono Pellegrino e Martines - non devono intimidirci, ma ci preoccupano non poco per la tenuta delle nostre istituzioni". ACON/COM/rcm



  • Serena Pellegrino (Avs) con, alle spalle, Francesco Martines (Pd)
    Serena Pellegrino (Avs) con, alle spalle, Francesco Martines (Pd)
  • Francesco Martines (Pd)
    Francesco Martines (Pd)