FINE VITA. BULLIAN (PATTO-CIV): DA CONSULTA INTERPRETAZIONE ESTENSIVA
(ACON) Trieste, 18 lug - "Siamo giunti a un ulteriore
intervento della Corte Costituzionale sul tema del Fine Vita, con
un'interpretazione estensiva di uno dei requisiti necessari per
accedere al suicidio medicalmente assistito ai fini
dell'applicazione dei principi statuiti dalla sentenza n. 242 del
2019: il trattamento di sostegno vitale. Quest'ultimo non è da
intendersi dunque esclusivamente come ventilazione, nutrizione
e/o idratazione artificiale, ma anche come procedure, quali
l'evacuazione manuale dell'intestino, l'inserimento di cateteri
urinari o l'aspirazione del muco dalle vie bronchiali, necessarie
ad assicurare l'espletamento di funzioni vitali del paziente.
Questo è un ulteriore passo in avanti in materia, ancora una
volta ottenuto grazie alla Corte Costituzionale".
Lo afferma Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, che nella sua nota aggiunge: "Tuttavia,
da un punto di vista politico, continuiamo a denunciare
l'incapacità di intervento normativo delle Assemblee legislative
nazionali e regionali. Resta grave l'errore ideologico del
Centrodestra per affossare la legge regionale. Confidiamo che
almeno il Voto alle Camere che a breve presenteremo possa trovare
il più ampio consenso dell'Aula, anche in considerazione del
parere favorevole recentemente espresso dal presidente del
Consiglio regionale almeno per l'emanazione di una legge
nazionale".
"Sono frequenti le richieste di Fine Vita che emergono dalla
società in maniera trasversale, spesso con il favore della
giurisprudenza: sappiamo che le persone sono almeno 4 in Friuli
Venezia Giulia (in un caso ottenendolo dopo l'iter giudiziario);
ieri è stato ripreso il caso di Martina, allorché il Tribunale di
Trieste ha obbligato l'Azienda sanitaria Asugi a rivalutare le
condizioni della richiedente per accedere al Fine Vita", così
ancora Bullian, che si domanda cos'altro debba succedere
"affinché civilmente si codifichino norme, tempi e procedure
certe per rendere effettiva la possibilità di esser accompagnati
al Fine Vita".
"Non continuiamo ad arroccarci su posizioni superate che, in ogni
caso, nel medio periodo verranno superate, garantendo la libertà
di scelta e il principio di autodeterminazione in determinate
gravi e irreversibili condizioni di sofferenza. Non
moltiplichiamo la sofferenza di queste persone - chiosa il
consigliere - e assumiamoci la responsabilità di legiferare".
ACON/COM/rcm