TAGLIAMENTO. CAPOZZI (M5S): SCOCCIMARRO CHIARISCA SU PONTE DIGNANO
(ACON) Trieste, 19 lug - "La confusione della Giunta Fedriga
porta i cittadini a voler capire quale sia l'emergenza concreta.
Tre mesi fa l'Esecutivo più amato d'italia ha adottato una
delibera per avviare la progettazione di una traversa laminante,
con luci mobili a paratoie piane, adiacente al ponte di Dignano,
per contenere il rischio idrogeologico della piena centenaria del
fiume Tagliamento. Nei giorni scorsi i vertici regionali hanno
fatto un passo indietro, riconoscendo che il progetto da loro
approvato è impresentabile. Oggi cambiano ancora versione,
dicendo che il ponte attuale è pericoloso e non reggerebbe una
piena del Tagliamento".
A criticare, in una nota, quello che ritiene "lo stato
confusionale dell'Amministrazione regionale sulle opere
necessarie per la prevenzione e la mitigazione del rischio
idrogeologico sul Tagliamento" è la consigliera regionale del
Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.
"Ma gli interrogativi sono anche altri e sarebbe bene che
l'assessore Scoccimarro, che però non è delegato alle
infrastrutture, rendesse note le perizie in possesso della Giunta
per dichiarare che il ponte è a rischio crollo, soprattutto dopo
la ricognizione effettuata da Fvg Strade con carichi eccezionali
da 210 mila tonnellate a seguito del disastro del Ponte Morandi
di Genova. All'epoca non erano emerse situazioni di pericolo -
aggiunge la consigliera di Opposizione - altrimenti non si
comprende come mai nell'ultima piena importante di inizio
novembre 2023 nessuno abbia chiuso il traffico sul ponte.
Scoccimarro deve disporre di nuove informazioni di cui nemmeno
l'assessore Amirante è a conoscenza, visto che da più di un anno
è previsto l'allargamento del ponte di Dignano, per realizzare
due corsie di emergenza in più e una pista ciclabile. Il tutto
con 46 milioni di euro statali".
"A novembre però - continua Capozzi - qualche chilometro più giù,
a Latisana, è stato chiuso il ponte stradale, il cui rialzo,
secondo la Giunta che tutta Italia ci invidia, è stato richiesto
dall'Autorità di bacino distrettuale nel 2016, è stato finanziato
nel 2019, doveva essere progettato nel 2022 e completato entro il
2023. L'intervento, secondo l'Autorità, si rende necessario in
quanto l'ostruzione costituita dal ponte stesso nei confronti del
materiale flottante può causare tracimazione delle acque di
piena, provocando vasti e diffusi allagamenti in destra e
sinistra idraulica. Ora quello che vorremmo sapere di chi stia
parlando Scoccimarro, quando parla di gente che non vuole che si
effettuino le opere per mettere in sicurezza i propri cittadini".
ACON/COM/fa