SERVIZI EDUCATIVI. PELLEGRINO (AVS): NO A OBBLIGO ALBO PER OPERATORI
(ACON) Trieste, 23 lug - "Questa mattina si sono ritrovati
sotto il palazzo del Consiglio regionale una rappresentanza
dell'Usb, Unione sindacale di base, accompagnata da alcuni
lavoratori sia del settore pubblico che del privato per perorare
la causa dei tanti professionisti delle aree educative e
pedagogiche che si oppongono all'entrata in vigore della legge
55/2024".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, che prosegue: "Una legge che obbliga
questi operatori all'iscrizione di un albo professionale, entro
il 6 agosto, per poter continuare a lavorare in realtà che li
vedono esercitare la professione anche da alcuni decenni. Non è
comunque ancora del tutto chiaro chi dovrà effettivamente
iscriversi, poiché i criteri selezionati rischiano di lasciare
fuori diverse lavoratrici e lavoratori".
"Non è pensabile - incalza la consigliera, che è anche
vicepresidente della IV Commissione - che la dignità di una
professione passi necessariamente attraverso un albo, mentre
alcuni titoli e percorsi formativi fin d'ora riconosciuti li
mettano al di fuori della legge. In un momento storico come
quello attuale, dove i servizi socio-educativi lamentano sempre
più la carenza proprio di questo personale, rischiare di perdere
lavoratori già in servizio e formati non è accettabile. A tale
proposito - continua Pellegrino - abbiamo presentato, come
Opposizione, una mozione con la quale si chiede il differimento
del termine perentorio del 6 agosto, essendo il calendario
scolastico chiuso mentre quelli che non lo seguono sono nel pieno
delle attività estive, per non tralasciare il problema legato al
fatto che i moduli per l'iscrizione all'albo sono stati
pubblicati soltanto due settimane fa".
"Già la legge Iori aveva creato un terremoto nel mondo dei
lavoratori, ma questa nuova normativa mette una vera e propria
pietra tombale su tantissimi lavoratori e lavoratrici che dal 7
agosto dovranno cercare un altro impiego, lasciando i servizi
gravemente e pesantemente deserti. Stavamo lottando al loro
fianco - conclude l'esponente di Opposizione - per migliorare la
qualità professionale, economica, di carriera, mentre oggi stiamo
facendo un grave passo indietro lasciando a casa operatori e
sguarnendo velocemente i presidi pubblici e privati".
ACON/COM/fa