LINGUAGGIO DI GENERE. MASSOLINO (PATTO-CIVICA): A BREVE MOZIONE IN CR
(ACON) Trieste, 23 lug - "A leggere la prima notizia del
disegno di legge della Lega che intendeva multare l'uso dei
femminili professionali, abbiamo tutte pensato a uno scherzo di
cattivo gusto o una bufala, salvo poi constatare che era tutto
vero. Rincuora sapere che le reazioni hanno indotto a un celere
ritiro. Da tempo stavamo lavorando a una mozione per l'utilizzo
del linguaggio di genere negli atti istituzionali, già annunciata
in occasione del turbolento emendamento analogo alla legge
elettorale qualche mese fa: è arrivato il momento di depositarla".
Lo dichiara Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg e prima firmataria di una mozione in via
di deposito firmata anche dalle colleghe di opposizione Manuela
Celotti, Laura Fasiolo (Pd), Serena Pellegrino (Avs), Rosaria
Capozzi (M5S) e Simona Liguori (Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg), oltre che dal collega Furio Honsell (Open Fvg).
"È ormai ampiamente riconosciuto come dalla lingua passi molto
dell'immaginario di una società - commenta ancora la Massolino -
ed è quindi anche attraverso la lingua che si costruisce la
parità di genere. La Commissione regionale pari opportunità si è
spesso espressa a favore dell'uso del linguaggio di genere ed è
ora che anche gli atti amministrativi si adeguino ai tempi, anche
perché sgradevoli episodi come quelli avvenuti in Aula lo scorso
marzo con il consigliere Alessandro Basso, di FdI, non possano
più accadere".
ACON/COM/rcm