LINGUAGGIO DI GENERE. HONSELL (OPEN): FONDAMENTALE UTILIZZO FEMMINILI
(ACON) Trieste, 23 lug - "La Lega ha fortunatamente preso le
distanze dalla proposta di legge del senatore Potenti,
finalizzata al divieto dell'uso del genere femminile negli atti
pubblici. Sebbene confortato per questo ritiro, esprimo sconcerto
per le innumerevoli riflessioni sollevate in questi due giorni da
vari esponenti della politica che ancora giudicano la questione
linguistica poco importante, un raffinato aspetto ideologico
secondario, ritenendo che le battaglie da combattere per il
raggiungimento della parità di genere siano altre".
Lo afferma in una nota Furio Honsell, consigliere regionale di
Open Sinistra Fvg e firmatario, con le colleghe
"Come scriveva Michela Murgia - riporta Honsell -, la politica
del linguaggio, sebbene non sembri la cosa più importante da
perseguire, è invece quella da cui prendono le mosse tutte le
altre, perché il modo in cui nominiamo la realtà è anche quello
in cui finiamo per abitarla. Sottovalutare i nomi delle cose è
l'errore peggiore di questo nostro tempo. Sbagliare nome delle
cose vuol dire sbagliare approccio morale".
"Come consigliere regionale, memore degli insegnamenti che mi
trasmise il linguista ed ex ministro dell'istruzione Tullio De
Mauro, ritengo sia fondamentale utilizzare la lingua italiana
articolando i femminili, visto che la lingua italiana prevede
tale articolazione. Per questo motivo - fa sapere l'esponente di
Centrosinistra - ho apposto con convinzione la mia firma alla
mozione predisposta dalla consigliera Giulia Massolino (Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg) sul linguaggio di genere nella Regione
Fvg".
"Ho depositato inoltre una interrogazione in merito all'infelice
riferimento a 'quell'inconfondibile musetto alla coniglietto di
Playboy' che si rinviene a pagina 34 della pubblicazione
divulgativa sui microartropodi del suolo, pubblicata qualche
giorno fa da Arpa Fvg sul proprio sito, ritenendo tale
riferimento riprovevole, espressione che fa riferimento ad una
cultura di oggettivazione sessuale dalla quale - rimarca Honsell
- sarebbe opportuno che le istituzioni prendessero le distanze".
ACON/COM/rcm