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CARCERI. FASIOLO (PD): ACCADUTO L'INEVITABILE, SERVE PIÙ IMPEGNO

23.07.2024
17:53
(ACON) Trieste, 23 lug - "L'emergenza carceri è una tematica che va affrontata non solo a livello nazionale, ma anche dai Comuni e quindi dai sindaci e Consigli comunali che hanno il compito di nominare i garanti, cosa che hanno fatto solo due Comuni dei cinque che ospitano due case circondariali più Cpr. Questo lo denunciavo nei giorni scorsi in occasione di una visita alla casa circondariale e oggi è accaduto l'inevitabile, l'incendio e la rivolta nel carcere di Gorizia con le immaginabili conseguenze per carcerati e personale di polizia carceraria, intossicazioni e malori".

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd) a margine della notizia dell'incendio nel carcere di Gorizia.

"Il penitenziario è ancora improntato sul concetto di pena-espiazione, piuttosto che di un importante processo di crescita del singolo. Basta con i ritardi, sono necessarie risorse umane e finanziarie. Il numero esorbitante di suicidi di persone detenute e degli stessi operatori penitenziari - continua la consigliera dem - le condizioni di lavoro molto difficili e ad alto rischio di chi gestisce i penitenziari, la carenza di educatori e di assistenti sociali, la presenza non continuativa di medici di medicina generale, la carenza di psichiatra e psicologo (fatti salvi i detenuti sex offenders) sono deficit che vanno sanati, in una visione rieducativa della detenzione".

"Se è vero che in 28 istituti non vengono garantiti nemmeno tre metri quadrati per persona e le celle di Gorizia sono affollate, si ricerchino dunque misure alternative per le detenzioni brevi, consentendo al personale una vigilanza più mirata e ai detenuti maggiori spazi di apprendimento, interni ed esterni, per attività di lavoro vigilate in aziende o cooperative", conclude Fasiolo. ACON/COM/fa



  • Laura Fasiolo (Pd)
    Laura Fasiolo (Pd)