ASSESTAMENTO. FASIOLO (PD): TRASCURATA SANITÀ, NATALITÀ E ANZIANI
(ACON) Trieste, 24 lug - "In un assestamento senza precedenti
nella storia della nostra Regione, che ovviamente riesce a
coprire molte esigenze di vari settori e diverse necessità,
restano tuttavia senza adeguate risposte questioni chiave come la
sanità, la denatalità e l'assistenza agli anziani".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd), a margine del dibattito generale sull'Assestamento di
bilancio.
"Innanzitutto - evidenzia Fasiolo - sulla sanità pubblica, una
tra le principali criticità del nostro sistema regionale, servono
investimenti più forti. La carenza di personale e le difficili
condizioni di lavoro non compensate in maniera adeguata, la grave
carenza di personale medico e infermieristico rischiano di far
fuggire il personale già in servizio. Serve uno sforzo per
rendere attrattiva la medicina generale e contributi per il
personale di studio amministrativo e infermieristico, incentivi
per chi opera nelle zone disagiate e investimenti sulla
diagnostica di primo livello negli studi e nella telemedicina".
E ancora, prosegue, "nel telesoccorso, dove pare ci siano ben
ottocento persone in lista d'attesa, nel trasporto facile, nella
medicina del territorio, dalla riduzione delle liste d'attesa,
all'attrattività per il servizio pubblico di professionisti
ospedalieri e medici di medicina generale".
In tema di welfare, continua Fasiolo, "è necessario intervenire
su temi come quello della grave insufficienza di nidi che vanno
potenziati, abbattimento delle rette e promozione di politiche di
welfare. Dobbiamo contrastare la denatalità attraverso un welfare
serio, attento alla famiglia e alle donne, estendere la gratuità
dei nidi per tutti, favorendo così il richiamo e la
residenzialità di giovani e giovani coppie".
Il tema delle politiche abitative attente agli aspetti sociali,
sostiene l'esponente dem, "va correlato con quello della
denatalità. Dare più case ai giovani con difficoltà a contrarre
un mutuo, case più adeguate agli anziani in alternativa alle case
di riposo e conseguentemente maggiori servizi domiciliari, case a
chi si insedia sul nostro territorio per lavoro, senza liste di
attesa e vincoli nelle politiche abitative dei cinque anni di
residenzialità".
Il tema degli anziani e della malattia Alzheimer, secondo la
consigliera di Opposizione "necessita di attenzione, i centri
diurni sono del tutto insufficienti. È condivisibile la
considerazione di carattere demografico e socio-economico secondo
cui andrà rinforzata la domiciliarità delle persone anziane, la
progettualità poco o per nulla finanziata di invecchiamento
attivo e di contrasto alla solitudine. Il modello diffuso delle
case di riposo è antiquato, ma in ogni caso va perseguito
l'abbattimento ulteriore delle rette, i costi per le famiglie
sono troppo elevati. È un fatto di civiltà".
ACON/COM/sm