ASSESTAMENTO. FEDRIGA: 6 ANNI FA MANOVRA DA 80 MLN OGGI DA 1,4 MLD
Conclusa la discussione generale con le repliche dei relatori e
della Giunta
(ACON) Trieste, 24 lug - "Sento dire ormai da sei anni - ha
evidenziato il governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga,
intervenendo a conclusione della discussione generale e alle
repliche della Giunta sul ddl Assestamento - che manca una
visione. Eppure allora si parlava di un Assestamento da 80 mln,
oggi di 1,4 miliardi, entrate che sono proporzionali alla
crescita del territorio. La nostra è una scelta politica che è
prudenziale e che rivendico, per essere capaci di intervenire
anche in caso di necessità in emergenza". Fedriga ha quindi
ribadito che si tratta di "misure di carattere strutturale, vedi
quella per il fotovoltaico" e ha evidenziato il projet financing
per interventi di privati a supporto dei Comuni che, altrimenti,
non ce la farebbero da soli. Inoltre, "combattere la povertà si
fa con l'assistenza ma soprattutto con lo sviluppo, le due misure
sono complementari in quanto il solo assistenzialismo non sarebbe
sufficiente". Quanto ai tagli all'Irpef per i redditi bassi,
"significherebbe dare in media 18 centesimi al giorno a persona,
sarebbe offensivo: noi abbiamo deciso diversamente pensando a
delle strategie di investimento".
In precedenza, tutti i relatori avevano preso la parola, a
cominciare dalle Opposizioni. Furio Honsell (Open Fvg) ha
accusato di non aver ricevuto risposte adeguate alle sue
critiche, ma così anche i cittadini, prova lo sono i tanti
comitati sorti proprio per ottenere un dialogo con la Regione.
Inoltre, "nel ddl 23 non c'è futuro, non ci sono gradi opere, non
si lascia alcun segno, solo un'impronta. Le risorse non sono
commisurate al bisogno, ma al consumo: chi ha già ottiene aiuto,
chi non ha nulla, continua a non ricevere".
Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) trova il
dibattito in Aula sino ad ora sterile, confida "sarà più serrato
sull'articolato. Dei 500 emendamenti depositati, 200 sono della
Maggioranza, dunque una manovra nella manovra. In questi ultimi
anni si è investito, ma in settori non strategici come invece lo
sono la sanità e le autonomie locali, seppure ammette che non
manchino investimenti apprezzabili come quello per la
riqualificazione urbana dei centri storici".
Andrea Carli (Pd) teme che "il compiacimento verso la manovra
trovi giustifica più negli indici di gradimento registrati dal
presidente Fedriga che nell'efficacia nel risolvere i problemi,
vedi quello dei salari dei dipendenti pubblici, con una evidente
sperequazione tra comunali e regionali, e delle politiche
abitative dove si dovrebbero garantire più case ai giovani, a chi
ne ha bisogno, agli anziani invece di case di riposo e a chi
vuole venire a lavorare in Friuli Venezia Giulia, sino al
problema del payback sanitario che potrebbe creare
malfunzionamenti causa mancate forniture".
Passando alla Maggioranza, Andrea Cabibbo (FI) rimanda al
mittente l'accusa che manchi la parola povertà negli interventi.
"Noi abbiamo pensato in positivo con parole come crescita,
investimento e propulsione alle aziende, unici modi per creare
occupazione" ha spiegato parlando poi di incremento del Pil
regionale, espansione del lavoro e tasso di disoccupazione il più
basso degli ultimi anni. "Sono 810 i milioni di euro in
investimenti" ha ricordato, evidenziando "il bando per
manifatturiero e terziario, i fondi di rotazione per le Pmi ma
anche le imprese agricole, il progetto della valle dell'idrogeno,
le risorse alle famiglie, dalle gestanti in difficoltà alle rette
per gli asili nido, alle misure per la casa".
Mauro Di Bert (Fp) ha affermato che "le Opposizioni sono
contrarie a ogni iniziativa della Maggioranza a prescindere, che
si faccia o meno un intervento, non viene condivisa. Invece i
tanti investimenti per il territorio e per i cittadini dimostrano
il buon operato di questi anni. I 200 emendamenti del
Centrodestra contengono delle finalità importanti come ritengono
di averle i 300 delle Opposizioni".
Gli ha fatto eco Alessandro Basso (FdI) ribadendo che "sono ormai
sei anni che dal Centrosinistra si sentono le stesse citazioni,
le stesse parole e persino gli stessi silenzi". Comprende
l'osservazione sui dipendenti comunali "però dire che l'impianto
di opere posto in essere sia addirittura lesivo per il territorio
è scandaloso". Il fatto, poi, che sia stato criticato lo
scorrimento delle graduatorie, il metodo più trasparente ed equo
che ci sia per andare incontro alle esigenze dei cittadini,
dicendo che "va a sovvertire l'ordine generale delle cose", per
Basso "è inaccettabile e irrispettoso verso coloro che hanno
partecipato al bando". Inoltre "le entrate tributarie non sono
una festa economica e l'autonomia differenziata non mina la
nostra specialità. Non vanifichiamo questa manovra solo per farne
una tribuna politica".
Antonio Calligaris (Lega) ha risposto a Honsell affermando che "i
comitati presentano istanze ma sono una minoranza, non sono
rappresentativi. Mentre al dem Francesco Russo, che "chiedeva
dov'è la politica industriale di questa Giunta e a cosa siano
serviti i viaggi all'estero del presidente Fedriga, faccio notare
che a Trieste è arrivata MSC con un investimento da 100 mln di
euro e BAT con un progetto da 500 mln di euro, 200 persone già
assunte che diventeranno 600 e 2.000 di occupati di indotto".
Quanto agli emendamenti del Gruppo Lega, Calligaris ne ha
esplicitati tre: quello da 8 mln per la rigenerazione dei centri
urbani, quello da 2 mln per le parrocchie e gli istituti
religiosi e quello da 800mila euro per le persone affetta da
autismo e per il Dopo di Noi.
Infine, prima di Fedriga è stata la volta dell'assessore
regionale alle Finanze, Barbara Zilli, per la quale "la
responsabilità nel gestire le cospicue risorse dell'Assestamento
è di tutti e va fatto attraverso il canone dell'omogeneità degli
interventi". Esempio ne è la continuità della misura per il
fotovoltaico, dove la norma nazionale è stata inglobata con la
possibilità di autonomia finanziaria regionale, piuttosto che di
altri progetti "volti ad una profonda revisione di tutto il
sistema regionale avviato da subito dalla Giunta Fedriga". Sono
investimenti con cui si vuole dare "crescita strutturale e
continuativa al territorio", mirati ai "settori produttivi
strategici con risultati che si riverberano sulle famiglie e
sull'occupazione". Inoltre, "gli investimenti esteri, in Fvg,
sono passati dal 2 al 6 per cento". L'assessore ha poi affermato
che "sull'addizionale Irpef non sarà fatta alcuna manovra, perché
è stato scelto di valutare le esigenze dei cittadini andando ad
irrobustire gli aiuti sociali intervenendo sul tetto dell'Isee".
E ha infine dettagliato le risorse messe in più ai Comuni, dai 20
mln al Fondo unico comunale ai 4,2 al Fondo perequativo e ai 10
per la sicurezza.
Concluse le repliche, l'Aula ha iniziato ad affrontare i singoli
articoli del disegno di legge a partire da Attività produttive e
Turismo.
ACON/RCM-fc