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ASSESTAMENTO. PELLEGRINO (AVS): SALVEZZA LAGO CAVAZZO NON È PRIORITÀ

25.07.2024
18:37
(ACON) Trieste, 25 lug - "Se errare è umano ma perseverare è diabolico, da oggi è evidente che l'assessore alla Difesa dell'ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia non intende raddrizzare le storture nella gestione delle problematiche della sopravvivenza del lago di Cavazzo e cercare una soluzione in cui il perdente non sia sempre l'ambiente. Ma anzi ha deciso che il lago di Cavazzo deve ridursi ad una pozza fangosa e senza vita, che non solo non esiste un diritto della popolazione sul bene condiviso dai tre Comuni carnici rivieraschi, ma nemmeno esiste alcuna intenzione di perseguire l'interesse collettivo alla prudente e sostenibile interferenza delle attività umane con l'ambiente e alla tutela delle risorse naturali: la parola l'ecologia in questa amministrazione abilmente serve solo per garantire le diverse forme di sfruttamento economico, in questo caso acqua per la centrale e per i canali irrigui."

Lo dichiara in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra, che recentemente aveva concordato "con l'assessore Fabio Scoccimarro e la Maggioranza consiliare di riaprire la discussione sul by pass, nelle tre ipotesi delineate dagli studi svolti dal Laboratorio del Lago, e portare le risultanze in Consiglio a novembre prossimo".

Precisa Pellegrino: "Ora, dal cappello a cilindro del prestigiatore regionale salta fuori una norma che la dice lunga sulle intenzioni della Regione sulle sorti di Cavazzo e sul by pass: Scoccimarro, invece di provvedere semplicemente ad approfondire le tre ipotesi di by pass, destina risorse per l'affidamento di servizi concernenti l'esecuzione di monitoraggi, sondaggi e studi modellistici volti ad approfondire le soluzioni tecniche per la realizzazione delle azioni di mitigazione inerenti il lago dei tre Comuni".

"Una norma - ribadisce la consigliera - che ho chiesto di abrogare sia in nome di lealtà e coerenza con gli impegni presi, sia perché il territorio della Vvalle aspetta dal 2018 di vedere attuato quanto scritto nel Piano regionale di tutela delle acque, e cioè che contestualmente al canale derivatorio del Consorzio bonifica friulana, sia valutata la fattibilità tecnico/economica della realizzazione di un canale di by pass". "Monitoraggi, sondaggi e studi modellistici messi in legge non sono esplicitamente finalizzati al by pass delle acque della centrale idroelettrica, né tantomeno a valutare il temutissimo impatto sul bacino lacustre dei prelievi previsti per usi irrigui, quei 10/15 mc/secondo per le intere giornate nei mesi estivi - evidenzia l'esponente di Centrosinistra - non sono compatibili con il mantenimento degli attuali livelli del lago, producendo tutt'altro che una naturalizzazione ma certamente un enorme danno, in particolare per il turismo, unica risorsa della valle". ACON/COM/rcm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)