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PIANO ENERGETICO. IV COMM: ACCOLTI OBIETTIVI EMISSIONI E SOSTENIBILITÀ

30.07.2024
16:27
(ACON) Trieste, 30 lug - Parere favorevole della IV Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (Lega), con il voto contrario delle Opposizioni, al Piano energetico regionale (Per) che va a definire le linee guida per lo sviluppo sostenibile del territorio.

In apertura della discussione, l'assessore alla Difesa per l'Ambiente, Fabio Scoccimarro, ha sintetizzato gli obiettivi del Piano, già illustrati nella seduta dello scorso 17 luglio.

Come si legge nel Per, la Regione "si impegna a conseguire l'obiettivo di lungo termine di emissioni di gas a effetto serra nette uguali a zero entro il 2045" e a ridurle entro il 2030. "Il Piano - ha spiegato Scoccimarro - si propone di conseguire, quindi, l'indipendenza e la sicurezza energetica per le quali sono stati definiti sei obiettivi generali declinati in 42 azioni di piano che coinvolgono diversi settori. Ci saranno benefici non solo ambientali, ma anche economici e sociali con la creazione di lavoro green su tutto il territorio".

L'assessore ha poi sottolineato che "attualmente è ancora aperto il periodo di consultazione pubblica durante il quale, entro il 10 agosto, è possibile presentare osservazioni sul Piano energetico" e che "l'auspicio è arrivare a fine anno alla sua approvazione definitiva. L'impegno della Regione è quello di co-creare un Per che supporti la transizione energetica in tutto il territorio con l'auspicio di un largo intervento da parte dei cittadini".

Dalle Opposizioni non sono mancati dubbi e perplessità. Da più parti è stato, infatti, sottolineato che "sarebbero state necessarie tempistiche più ampie per un documento così lungo e importante" e sono state evidenziate anche altre criticità.

Per Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) il "Piano energetico sembra essere un mero adempimento in cui mancano dati e numeri più specifici e nel quale viene detto genericamente che si faranno un certo numero di azioni, ma non c'è nulla che possa garantire che gli obiettivi saranno raggiunti".

Del medesimo parere anche Massimiliano Pozzo (Pd), che ha evidenziato che nel Piano "non si trova una sintesi conclusiva e adeguata sui numeri inerenti il consumo di energia per settore e su come si pensa di arrivare al 2030, né tanto meno sulla domanda di energia per fonte e sulla quota di Co2 associata". Per il consigliere il Per, inoltre, è risultato anche "carente per quanto riguarda la tematica della povertà energetica e del ruolo delle imprese".

Anche per il collega di partito Andrea Carli "un documento così importante e ricco di informazioni avrebbe meritato maggiore condivisione e discussione", toccando temi quali agrivoltaico e fotovoltaico, teleriscaldamento, idrogeno.

Per Rosaria Capozzi (M5S) vi è stata "una fretta ingiustificata per l'iter di approvazione del Piano, inoltre lo stesso verrà approvato senza che ci siano audizioni con i portatori di interesse. Cosa questa che lascia piuttosto perplessi". Anche Capozzi ha poi chiesto chiarimenti sugli impianti fotovoltaici e su come mai nel Piano "non vengano citati i quasi mille reattori nucleari ai quali l'assessore si è dimostrato favorevole".

Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) ha asserito che "ci sono molti obiettivi condivisibili, ma restano alcune criticità, come quella dell'efficientamnto energetico, che dovrebbe essere una priorità rispetto al fotovoltaico, e sull'idrogeno, per il quale manca un approccio critico in quanto la produzione dello stesso richiede un enorme consumo di acqua, e per il mancato ruolo da protagonista che la Regione dovrebbe avere nella mobilità sostenibile".

Anche Serena Pellegrino (Avs) nel suo intervento ha ribadito la scarsa condivisione del documento con la Commissione consiliare, soffermandosi poi sul fatto che "la Regione deve uscire dall'ipocrisia e dire ai cittadini che la produzione di idrogeno sul territorio sarà fatta anche con fonti nucleari e non solo rinnovabili", come ha pure evidenziato altre criticità quanto a binomio energia-ambiente, nucleare, idroelettrico, cooperazione transfrontaliera. Markus Maurmair (FdI) ha evidenziato, invece, la necessità "da parte della Regione di affrontare la carenza infrastrutturale nella rete elettrica, che presenta cabine vetuste e sottodimensionate che causano appesantimenti e blocchi nelle forniture dei cittadini".

In risposta, l'assessore ha ribadito che il termine "di approvazione del Piano entro fine anno non è perentorio, ma comunque auspicabile" e ha dato quindi la sua "disponibilità ad un'eventuale richiesta da parte dei consiglieri ad approfondire ulteriormente le tematiche presenti nel Per". Scoccimarro ha, però, sottolineato che anche il gruppo di lavoro a cui ha preso parte l'agenzia nazionale Enea nella stesura del documento ha evidenziato che "quello del Fvg è uno dei Per migliori in Italia". Inoltre, tutte "le azioni nel Piano sono ben documentate e se non ci sono riferimenti al nucleare è perché in Italia sono vietati".

Infine, parlando a nome di Enea, Francesca Hugony ha ribadito che l'obiettivo "è stato quello di creare un rapporto di interscambio con la Regione con il coinvolgimento di tutti gli Uffici di competenza, con un percorso quindi ampiamente partecipato anche per la raccolta dei dati". ACON/SM-rcm



  • L'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente, Fabio Scoccimarro, e il presidente della IV Commissione, Alberto Budai (Lega)
    L'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente, Fabio Scoccimarro, e il presidente della IV Commissione, Alberto Budai (Lega)
  • I consiglieri Rosaria Capozzi (M5S) e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
    I consiglieri Rosaria Capozzi (M5S) e Furio Honsell (Open Sinistra Fvg)
  • Andrea Carli (Pd)
    Andrea Carli (Pd)
  • Massimiliano Pozzo (Pd)
    Massimiliano Pozzo (Pd)
  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)
  • Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
    Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
  • Markus Maurmair (FdI)
    Markus Maurmair (FdI)