PIANO ENERGETICO. IV COMM: ACCOLTI OBIETTIVI EMISSIONI E SOSTENIBILITÀ
(ACON) Trieste, 30 lug - Parere favorevole della IV Commissione
consiliare presieduta da Alberto Budai (Lega), con il voto
contrario delle Opposizioni, al Piano energetico regionale (Per)
che va a definire le linee guida per lo sviluppo sostenibile del
territorio.
In apertura della discussione, l'assessore alla Difesa per
l'Ambiente, Fabio Scoccimarro, ha sintetizzato gli obiettivi del
Piano, già illustrati nella seduta dello scorso 17 luglio.
Come si legge nel Per, la Regione "si impegna a conseguire
l'obiettivo di lungo termine di emissioni di gas a effetto serra
nette uguali a zero entro il 2045" e a ridurle entro il 2030. "Il
Piano - ha spiegato Scoccimarro - si propone di conseguire,
quindi, l'indipendenza e la sicurezza energetica per le quali
sono stati definiti sei obiettivi generali declinati in 42 azioni
di piano che coinvolgono diversi settori. Ci saranno benefici non
solo ambientali, ma anche economici e sociali con la creazione di
lavoro green su tutto il territorio".
L'assessore ha poi sottolineato che "attualmente è ancora aperto
il periodo di consultazione pubblica durante il quale, entro il
10 agosto, è possibile presentare osservazioni sul Piano
energetico" e che "l'auspicio è arrivare a fine anno alla sua
approvazione definitiva. L'impegno della Regione è quello di
co-creare un Per che supporti la transizione energetica in tutto
il territorio con l'auspicio di un largo intervento da parte dei
cittadini".
Dalle Opposizioni non sono mancati dubbi e perplessità. Da più
parti è stato, infatti, sottolineato che "sarebbero state
necessarie tempistiche più ampie per un documento così lungo e
importante" e sono state evidenziate anche altre criticità.
Per Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) il "Piano energetico sembra
essere un mero adempimento in cui mancano dati e numeri più
specifici e nel quale viene detto genericamente che si faranno un
certo numero di azioni, ma non c'è nulla che possa garantire che
gli obiettivi saranno raggiunti".
Del medesimo parere anche Massimiliano Pozzo (Pd), che ha
evidenziato che nel Piano "non si trova una sintesi conclusiva e
adeguata sui numeri inerenti il consumo di energia per settore e
su come si pensa di arrivare al 2030, né tanto meno sulla domanda
di energia per fonte e sulla quota di Co2 associata". Per il
consigliere il Per, inoltre, è risultato anche "carente per
quanto riguarda la tematica della povertà energetica e del ruolo
delle imprese".
Anche per il collega di partito Andrea Carli "un documento così
importante e ricco di informazioni avrebbe meritato maggiore
condivisione e discussione", toccando temi quali agrivoltaico e
fotovoltaico, teleriscaldamento, idrogeno.
Per Rosaria Capozzi (M5S) vi è stata "una fretta ingiustificata
per l'iter di approvazione del Piano, inoltre lo stesso verrà
approvato senza che ci siano audizioni con i portatori di
interesse. Cosa questa che lascia piuttosto perplessi". Anche
Capozzi ha poi chiesto chiarimenti sugli impianti fotovoltaici e
su come mai nel Piano "non vengano citati i quasi mille reattori
nucleari ai quali l'assessore si è dimostrato favorevole".
Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) ha asserito
che "ci sono molti obiettivi condivisibili, ma restano alcune
criticità, come quella dell'efficientamnto energetico, che
dovrebbe essere una priorità rispetto al fotovoltaico, e
sull'idrogeno, per il quale manca un approccio critico in quanto
la produzione dello stesso richiede un enorme consumo di acqua, e
per il mancato ruolo da protagonista che la Regione dovrebbe
avere nella mobilità sostenibile".
Anche Serena Pellegrino (Avs) nel suo intervento ha ribadito la
scarsa condivisione del documento con la Commissione consiliare,
soffermandosi poi sul fatto che "la Regione deve uscire
dall'ipocrisia e dire ai cittadini che la produzione di idrogeno
sul territorio sarà fatta anche con fonti nucleari e non solo
rinnovabili", come ha pure evidenziato altre criticità quanto a
binomio energia-ambiente, nucleare, idroelettrico, cooperazione
transfrontaliera.
Markus Maurmair (FdI) ha evidenziato, invece, la necessità "da
parte della Regione di affrontare la carenza infrastrutturale
nella rete elettrica, che presenta cabine vetuste e
sottodimensionate che causano appesantimenti e blocchi nelle
forniture dei cittadini".
In risposta, l'assessore ha ribadito che il termine "di
approvazione del Piano entro fine anno non è perentorio, ma
comunque auspicabile" e ha dato quindi la sua "disponibilità ad
un'eventuale richiesta da parte dei consiglieri ad approfondire
ulteriormente le tematiche presenti nel Per". Scoccimarro ha,
però, sottolineato che anche il gruppo di lavoro a cui ha preso
parte l'agenzia nazionale Enea nella stesura del documento ha
evidenziato che "quello del Fvg è uno dei Per migliori in
Italia". Inoltre, tutte "le azioni nel Piano sono ben documentate
e se non ci sono riferimenti al nucleare è perché in Italia sono
vietati".
Infine, parlando a nome di Enea, Francesca Hugony ha ribadito che
l'obiettivo "è stato quello di creare un rapporto di interscambio
con la Regione con il coinvolgimento di tutti gli Uffici di
competenza, con un percorso quindi ampiamente partecipato anche
per la raccolta dei dati".
ACON/SM-rcm