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PIANO ENERGETICO. PELLEGRINO (AVS): OK OBIETTIVI, MA ATTUAZIONE DUBBIA

30.07.2024
16:40
(ACON) Trieste, 30 lug - "Obiettivi condivisibili in linea con le politiche europee, ma poca chiarezza su scelte di attuazione e vincoli concreti. Criticità molteplici, tra cui binomio energia-ambiente, nucleare, idroelettrico, cooperazione transfrontaliera".

La consigliera regionale di Alleanza Verdi Sinistra, Serena Pellegrino, sintetizza così in una nota il proprio parere sul Piano energetico regionale (Per), discusso oggi in IV Commissione. "Molto difficile leggere con chiarezza la declinazione concreta dei pur condivisibili indirizzi del Per - scrive Pellegrino - senza che riuscissi a convincermi di poter esprimere un parere favorevole".

L'esponente delle Opposizioni, che è anche vicepresidente della IV Commissione, ha evidenziato quelle che, a suo dire, sono alcune delle criticità nel nuovo Per, a cominciare "dall'effettiva coerenza tra l'architettura energetica, che deve stare dentro il contesto della tutela ecologica, priorità di rango costituzionale, e un'effettiva strategia per il contrasto al cambiamento climatico, trasversale tra i territori, le produzioni, le attività".

Spiega Pellegrino: "Spicca nella scrittura del Per l'inesistenza di vincoli espressi, che sono una delle forti e significative caratterizzazioni della capacità operativa di un indirizzo politico. Ad esempio su nucleare e produzione di idrogeno il Piano si mantiene silente. Ritengo che andrebbe dichiarato che intenzioni abbiamo sul nucleare e non solo perché in Italia ci sono stati due referendum che hanno detto no all'energia dall'atomo, ma perché non dirlo è una condotta manifestamente ipocrita e noi siamo debitori ai cittadini di trasparenza e chiarezza politica".

"Sull'idroelettrico - insiste l'esponente di Avs - là dove si parla di nuova capacità produttiva energetica dai rilasci degli invasi a scopo irriguo, era necessario inserire collegamenti espliciti con i progetti dei Consorzi di bonifica. Si procede invece a tentoni, senza trasparenza e con molta difficoltà a far partecipare i cittadini e le associazioni, come stiamo vedendo a proposito della regimentazione delle acque del fiume Isonzo o dello sfruttamento del lago di Cavazzo".

"E' ben vero che l'assessore Scoccimarro ha incastonato nel suo intervento l'imperativo non rovinare il corso dei fiumi, ma come starsene tranquilli - si domanda Pellegrino - visto che lo stesso assessore è convinto che non c'è il rischio, da calcolare come costo ambientale, di inquinamento del suolo e delle acque sotterranee nelle pratiche di manutenzione dei campi fotovoltaici perché l'impiego del glifosate è vietato. Se ci fosse una norma che proibisse i diserbanti chimici per la manutenzione dei campi fotovoltaici, sarebbe una innovazione rivoluzionaria".

Insufficiente infine, a suo dire, anche "l'attenzione del Per per le questioni transfrontaliere, tali da coniugare assieme energia e clima. Assenti poi, nelle oltre 350 pagine del testo, anche valutazioni misurabili sull'attuazione da parte dei Comuni dei piani conseguenti al Patto dei sindaci per il clima e l'energia. Queste consentirebbero di leggere l'efficacia reale delle inversioni di tendenza degli enti locali negli sprechi energetici e nell'impatto ambientale, nonché di commisurare in maniera adeguata le risorse pubbliche necessarie al raggiungimento degli obiettivi europei di neutralità climatica attraverso il contenimento dei consumi e la riduzione delle emissioni di CO2". ACON/COM/aa



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)