PIANO ENERGETICO. CAPOZZI (M5S): DOCUMENTO SCRITTO IN FRETTA E FURIA
(ACON) Trieste, 31 lug - "Tutti sappiamo che la
decarbonizzazione ci impone di raggiungere gli obiettivi
prefissati dall'Europa e recepiti dal Governo nazionale. Il
Friuli Venezia Giulia deve raggiunge, quasi, 2 Gw di potenza
installata di fonti di energia rinnovabile entro il 2030, ma dal
piano è dimostrato che non sono necessarie, per il raggiungimento
degli obiettivi prefissati, ulteriori autorizzazioni di parchi
fotovoltaici a terra".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(M5S) a margine della IV Commissione che ha dato parere positivo
al Piano energetico.
"Con i dati messi a disposizione, recentissimi ed aggiornati a
marzo 2024 - evidenzia Capozzi -, possiamo dire che solo con il
fotovoltaico derivante da impianti già installati, quelli
autorizzati e quelli in fase di autorizzazione, abbiamo raggiunto
gli obiettivi prefissati, non solo al 2024, ma anche al 2023 per
la nostra Regione. Abbiamo evidenziato come il Per tenga conto di
soli due impianti di potenza superiore ai 10 Mw (pari a 24 Mw),
trascurando la lunga lista, che abbiamo reso nota, di impianti
che nella sola provincia di Udine sono una trentina tra parchi
foto e agro voltaici di potenza superiore ai 4 Mw".
"A questi dovrebbero aggiungersi una buona parte degli impianti
installati e beneficiari del bonus fotovoltaico regionale (23
mila domande soddisfatte in tutto) e del superbonus - prosegue la
consigliera pentastellata-: 13 mila edifici che hanno installato
un impianto (tra questi 2617 condomini che da soli avranno
attivato impianti per qualche centinaio di Mw). Tutto questo, a
dimostrazione che non sono necessari ulteriori parchi a terra per
la nostra indipendenza energetica".
"Da un Piano energetico regionale - incalza l'esponente di
Centrosinistra - ci aspettavamo una visione più lungimirante, di
scelte politiche consapevoli e non di mera esecuzione
amministrativa. Quello che abbiamo trovato è un Piano che doveva
esser aggiornato tre anni fa, scritto di fretta, talmente di
fretta da evidenziare come nella nostra Regione ci siano ben
cinque province".
"Non abbiamo capito se si tratti di un refuso o di un messaggio
di Fedriga per la prossima riforma degli Enti Locali: in ogni
caso - conclude Capozzi -, ci fa capire solo che il Piano è stato
scritto velocemente e non è nemmeno stato letto da chi l'ha
approvato in Giunta".
ACON/COM/sm