SALUTE. FASIOLO (PD): DEFICIT DERIVA DA GESTIONE SENZA PROGRAMMAZIONE
(ACON) Trieste, 7 ago - "L'assessore Riccardi piange sul latte
versato. I danni emergono, come evidenziato in modo limpido prima
dal collega Nicola Conficoni e, quindi, dai vertici del Pd
regionale, da una gestione senza programmazione: il che è
dimostrato dal deficit delle aziende sanitarie emerso dal
rendiconto semestrale. Un deficit di 278 milioni. Insufficiente
l'investimento nel servizio pubblico, il che conferma come il
potenziamento, a favore del privato porti a una retrocessione dei
servizi per tutti".
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Laura Fasiolo
(Pd), commentando le risultanze del secondo rendiconto
infrannuale.
"Lo scorso 30 luglio - spiega Fasiolo -, Riccardi ha risposto a
diverse interrogazioni e, in una di queste, chiedevo come
funzionasse, dopo un anno di vita, il Dipartimento specialistico
territoriale (Dst) istituito per i malati cronici (diabetologia,
cardiologia, pneumologia, nefrologia), previsto solo in una parte
di Asugi, con Gorizia e l'Isontino non coinvolti. E così per le
altre aziende della regione. Risposte rassicuranti, ma molto
vaghe".
"Nella seconda interrogazione posta - ricorda ancora l'esponente
dem -, chiedevo come intendesse investire nella medicina
generale, portandola all'attrattività per i giovani medici, fino
al superamento e alla chiusura degli Asap (Ambulatori
sperimentali di assistenza primaria), di fatto dei 'ricettifici'.
I giovanissimi medici dell'Asap sono perlopiù gettonisti di
passaggio, specializzandi orientati ad altre specialità e
pochissimi hanno interesse a specializzarsi in medicina generale.
La risposta? Un elenco di iniziative datate. In sostanza, secondo
l'assessore, la colpa è degli altri e di chi c'era prima, nulla
di dovuto alla mancanza di programmazione".
E ancora, continua la consigliera di Opposizione, "il buco
aziendale, importanti risorse che mancavano all'appello, come
preannunciato anche dall'inascoltato collega Roberto Cosolini in
Stabilità e in Assestamento, evidenziano, invece, come non si sia
programmato nè investito in una visione di prospettiva".
Secondo la consigliera dem, "sulla Medicina generale servono
altri supporti, non bastano le premialità economiche; servono
assistenti di studio, infermieri, ambulatori attrezzati, una
foresteria. Per attrarre i giovani medici vanno espletate tutte
le misure possibili. Si tratta di un'emergenza e siamo stati
inascoltati".
E inoltre, "l'incremento d'ufficio dei massimali a oltre 1.500
pazienti per i medici in servizio non basta più (solo a Gorizia
sono oltre 5.000 le persone prive di mmg), e la situazione
regionale è destinata a peggiorare a breve con i pensionamenti.
La gestione Serracchiani, richiamata da Riccardi in negativo,
dovrebbe rappresentare, per la visione fin troppo lungimirante
allora, l'unica vera via d'uscita oggi. Lo ammettano".
"La proposta di investire sulla domiciliarità per gli anziani -
incalza l'esponente di Opposizione - , più sinergia tra ospedale
e territorio, l'attenzione ai servizi e ai trasporti per i
fragili, il richiamo all'invecchiamento attivo, la richiesta di
centri diurni anziani e di quelli per l'Alzheimer, sono temi
ricomparsi nelle attuali dichiarazioni, proposti da sempre dal
Pd: richieste espresse e reiterate in tutte le sedi, come il
potenziamento del trasporto facile, del telesoccorso, della
telemedicina. Servizi sempre bocciati, al massimo strappato
qualche Ordine del giorno".
"La Maggioranza di Centrodestra - conclude Fasiolo - ammetta che
la proposta sperimentale di questi giorni è solo una tessera di
un mosaico organico mutuato dall'Opposizione".
ACON/COM/sm