TAGLIAMENTO. PUTTO (PAT-CIV): SERVE CHIAREZZA SU TRAVERSA DI DIGNANO
(ACON) Trieste, 19 ago - "Credo che sia fuori discussione che
le problematiche relative alle piene del Tagliamento siano il
risultato di decenni scelte sbagliate e di non scelte. Così come
è indubbio che rispetto agli errori del passato, la scelta di non
scegliere sia la più pericolosa: il fiume Tagliamento, una
ricchezza naturalistica che presenta un ecosistema fluviale da
valorizzare e tutelare, come noto presenta un regime torrentizio
che in caso di eventi meteorici intensi (sempre più frequenti a
causa dei cambiamenti climatici) può generare ingenti danni agli
abitati di valle, come avvenuto in occasione delle terribili
piene del 1965 e '66, che causarono decine di morti e ingenti
danni economici, e come scongiurato per poco in diverse
occasioni, anche recenti, in virtù delle opere di difesa
idraulica realizzate negli anni".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Marco Putto.
"Le posizioni assunte fin qui dalla Giunta regionale sulle opere
da realizzare presso Dignano - prosegue Putto - sono state
disordinate ed ambigue e, soprattutto, non sono partite
dall'indispensabile confronto con le comunità locali interessate
dalle opere: chiunque abbia avuto o abbia responsabilità
politiche sa che per realizzare le grandi opere (parlo di quelle
che servono, non di quelle inutili), è necessario iniziare 'dal
basso', spiegando le ipotesi alternative in campo confrontandosi
a viso aperto con amministratori locali e portatori di interesse:
se te li metti contro, sei 'finito'. Qui si è fatto il contrario,
si è passati dall'annuncio a mezzo stampa di una traversa
laminante parallela al ponte esistente, per poi dire che il ponte
esistente è a rischio di crollo e va rimosso, per poi dire che
sarà indispensabile ricostruire il ponte esistente corredandolo
di una traversa laminante".
"Al netto delle valutazioni politiche - incalza il consigliere
delle Opposizioni -, da addetto ai lavori, ritengo personalmente
che l'idea di realizzare una traversa laminante rifacendo
contestualmente il ponte esistente non vada scartata a priori, ma
per potersi esprimere in modo compiuto su questa ipotesi è
necessario valutarla avendo prima in mano qualche dato
progettuale e, soprattutto, ascoltando le posizioni di chi vive e
amministra i territori interessati, oltre a tutti i portatori di
interesse. Gli aspetti potenzialmente interessanti di quest'opera
potrebbero essere quelli di non consumare ulteriore territorio
(laminazione in alveo attivo) e di mantenere un impatto
complessivo sul corso dell'acqua sostanzialmente paragonabile a
quello attuale (demolire un ponte per realizzarne un altro,
seppur diverso, dal quale azionare la traversa laminante solo in
caso di eventi estremi)".
"Gli aspetti potenzialmente negativi potrebbero invece essere
legati da un lato alla celata volontà di realizzare nei territori
limitrofi al nuovo ponte delle nuove arterie di traffico, servite
dal ponte stesso, divoratrici di ulteriore territorio in aree
molto fragili, delicate e paesaggisticamente degne di tutela; da
un altro lato aggiungere a questa opera ulteriori grandi opere a
valle, anch'esse impattanti da un punto di vista del consumo del
territorio. Ovviamente - sottolinea l'esponente dei civici -, di
aspetti potenzialmente positivi e negativi ce ne possono essere
molti altri, e vanno analizzati con attenzione".
"Proprio per analizzare pro e contro dell'ipotesi in piena
trasparenza - conclude Putto -, come forze delle Opposizioni
abbiamo sottoscritto una richiesta di audizione in IV Commissione
di tutti i portatori di interesse (tecnici, amministratori,
autorità, associazioni), affinché la discussione possa essere
completa e ci si possa esprimere con piena cognizione di causa:
cercherò di fornire il mio contributo in modo oggettivo, senza
preconcetti".
ACON/COM/mv