CARCERI. PELLEGRINO (AVS): VOLONTARIATO NON SOSTITUISCA ISTITUZIONI
(ACON) Trieste, 21 ago - "La raccolta fondi che ha permesso
l'acquisto di 38 frigoriferi per le persone private della libertà
personale, detenute presso la casa circondariale di Udine, è
sicuramente un atto di civiltà di cui andarne fieri".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale di Alleanza
Verdi Sinistra Serena Pellegrino a margine del comunicato stampa
con cui il Garante dei detenuti del Comune di Udine ha informato
della positiva raccolta fondi con cui sono stati acquistati gli
elettrodomestici.
"Ritengo però - prosegue Pellegrino - che la questione sia un po'
più complessa: i deficit sempre più acclarati delle istituzioni,
in questo specifico caso quella carceraria, non può venire
compensata dall'attento e pronto intervento della cosiddetta
società civile, sempre attiva e presente. Il problema del
sovraffollamento nel carcere di via Spalato, con la conseguente
situazione di disagio manifestata a più riprese dai detenuti
anche dalle carceri di tutto il territorio regionale, non può
essere demandato alla buona volontà del privato".
"Il depotenziamento del servizio pubblico, esso sia riferito alle
carceri o alla scuola, ma anche al sociale o alla salute pubblica
è ormai arrivato a livelli di difficile sostenibilità. La
politica - incalza l'esponente delle Opposizioni - agisca in
forza dei principi costituzionali e affronti in modo organico e
sinergico tutti i problemi sociali. Non è più accettabile che a
fronte dello strozzamento continuo dei servizi pubblici si cerchi
di ovviare con azioni, seppur meritevoli e caritatevoli, che non
possono certo essere compensative e soprattutto continuative. I
rimedi devono essere trovati con interventi chiari e fattivi
delle istituzioni".
"Il volontariato, per quanto nobile e anche eseguito in modo
professionale, come nel caso della progettazione degli spazi,
delle strutture e degli arredi interni, non si può sostituire al
lavoro che deve essere di competenza e appannaggio del servizio
carcerario. L'azione volontaria, come purtroppo sta accadendo in
molti settori, non può sostituire i doverosi oneri che sono in
capo alle istituzioni. Le conquiste sociali sono tali se sono
riconosciute in modo universalistico. L'alternativa - conclude
Pellegrino - è lo scollamento della Res publica che trova il suo
terreno fertile nelle continue picconate alla nostra Costituzione
fondata innanzitutto sul principio di sussidiarietà".
ACON/COM/mv