ORGANI GARANZIA. OPPOSIZIONI: CENTRODESTRA NON GIOCHI CON ISTITUZIONI
(ACON) Trieste, 31 ago - "L'utilizzo arbitrario e padronale del
potere, quando si tratta di organi di garanzia, continua a essere
un elemento distintivo dell'azione del centrodestra. Lo conferma
quanto sta avvenendo con il Garante regionale dei diritti della
persona: nonostante il buon lavoro di Pittaro, pare che la
maggioranza non riesca a trovare un accordo sul suo nome".
Lo affermano, in una nota, i capigruppo di opposizione in
Consiglio regionale, Diego Moretti (Pd), Massimo Moretuzzo (Patto
per l'Autonomia-Civica Fvg) e Rosaria Capozzi (Misto) a seguito
della comunicazione del differimento del termine (richiesto dalla
Maggioranza di Centrodestra) per la presentazione delle
candidature per l'elezione del Garante regionale dei diritti
della persona, in scadenza venerdì 30 agosto scorso, e rinviato
al prossimo 13 settembre.
"In questi cinque anni - affermano i tre capigruppo - il Garante,
Pittaro, ha svolto il suo ruolo con oggettività e imparzialità,
dimostrando di non essere uomo di parte, rispettando in pieno il
suo mandato e tutelando l'istituto di garanzia che ha finora
rappresentato. Oggi, a differenza del 2019, quando fu eletto alla
quarta votazione dalla sola maggioranza, come opposizioni oggi ne
proponiamo convintamente la sua riconferma".
"Invece, a sorpresa, interviene chiedendo una proroga dei
termini, il che si spiega solo con il fatto che all'interno del
centrodestra, evidentemente per scontri interni, non sono
d'accordo nemmeno su una figura che ha svolto seriamente e
correttamente il proprio incarico. La figura del Garante, nei
campi in cui opera, rappresenta una garanzia per tutto il
Consiglio e per tutti i cittadini: Pittaro - concludono gli
esponenti delle Opposizioni - ha pienamente dimostrato di esserlo
tanto da ottenere, oggi, anche il nostro sostegno".
ACON/COM/mv