SICUREZZA. NOVELLI (FI): STOP A CULTURA VIOLENZA E NARRAZIONI BUONISTE
(ACON) Trieste, 2 set - "Non bastano il traffico, il caldo, le
deviazioni stradali e tutte le complessità legate alla guida di
un autobus o una corriera. Siamo arrivati al punto in cui un
autista viene preso a calci, pugni e sputi perché ha chiesto ai
passeggeri di rispettare le regole. Già è difficile trovare
persone disposte a fare certi mestieri usuranti e pesanti, se ci
aggiungiamo la prospettiva di potenziali pestaggi da parte di
bande di delinquenti rischiamo che, presto, avremo gli autobus
fermi in stazione e nessuno disponibile a guidarli. Questi
lavoratori vanno tutelati e messi nelle condizioni di prestare
servizio in sicurezza e servono norme o iniziative che consentano
di raggiungere questo obiettivo".
Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, esprime,
in una nota, "piena solidarietà all'autista aggredito e a tutta
la categoria", per poi aggiungere che "dobbiamo guardare in
faccia alla realtà e ammettere che la cultura della violenza si
sta diffondendo in modo molto pericoloso. Non sono più piccoli
episodi di microcriminalità, non ha senso continuare ad
alimentare narrazioni buoniste, siamo al cospetto di un fenomeno
ormai consolidato. Sia chiara una cosa: per quanto questa
situazione stia prendendo piede, non siamo affatto propensi ad
assuefarci, anzi. Non dobbiamo avere paura dei violenti ma,
invece, arginarli e contrastarli. Non voglio arrivare a dire che
sono i delinquenti che dovranno avere paura degli altri, ma
dobbiamo essere pronti a passare anche a risposte forti, restando
nel perimetro del lecito, se sarà necessario".
Ancora Novelli: "Tanti, troppi casi di sangue, ferocia,
disumanità. E troppa violenza giovanile. Serve un intervento
dello Stato per consentire alle forze dell'ordine di esercitare
il ruolo in modo consono. I violenti sguazzano nella comprensiva
indulgenza della società. Come presidente della VI commissione
permanente ribadisco di essere a disposizione per iniziative
finalizzate a contenere o neutralizzare questi fenomeni e per
organizzare, anche con le scuole, attività finalizzate a
diffondere i valori del rispetto e dell'educazione e a
sottolineare quanto la violenza possa produrre conseguenze molto
gravi sotto diversi punti di vista".
ACON/COM/aa