SICUREZZA. DI BERT (FP): AGGRESSIONE SUL BUS, SERVONO PENE ESEMPLARI
(ACON) Trieste, 2 set - "Aggredito con violenza, come risposta
ai suoi ripetuti tentativi di far rispettare le regole di viaggio
a dei ragazzini minorenni che, a bordo di un pullman di linea,
stavano utilizzando una sigaretta elettronica. Tutto ciò è
inaccettabile e ci vogliono pene esemplari per stoppare il
dilagare di un fenomeno di violenza che sta prendendo
particolarmente di mira alcune professioni, legate al trasporto
pubblico e alla sanità. Episodi che possono essere contrastati
solamente attribuendo maggior potere d'azione alle forze di
polizia chiamate a intervenire", commenta in una nota il
consigliere regionale Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga
presidente, riferendosi all'aggressione avvenuta domenica 1
settembre ai danni di un autista del trasporto pubblico locale,
sulla linea Grado-Udine.
"Purtroppo non è la prima volta che autisti e controllori del
trasporto pubblico sono presi di mira, con aggressioni che troppo
spesso, come accaduto domenica, vanno al di là delle parole.
Diventa fondamentale - sottolinea Di Bert - riuscire a garantire
a queste persone di poter svolgere in sicurezza il proprio lavoro
e, come per il personale sanitario aggredito durante il servizio,
anche per pullman, autobus e treni è necessario riuscire a
garantire a bordo la presenza di forze di polizia, o comunque di
soggetti titolati a garantire l'ordine pubblico".
"Mi auguro che un aiuto in tal senso - rilancia l'esponente di
Fedriga presidente - possa arrivare anche dal provvedimento
introdotto da questa maggioranza regionale, per permettere al
personale in divisa di poter viaggiare gratis sui mezzi pubblici.
La loro semplice presenza a bordo, come passeggeri, ben
identificabili in quanto in divisa, potrebbe costituire un
deterrente per i violenti di turno, contribuendo ad aumentare il
senso di sicurezza negli operatori e nei fruitori dei mezzi".
"Dai dettagli dell'episodio di domenica così come riferito dai
media - aggiunge Di Bert - pare che i ragazzi abbiano motivato il
gesto come una risposta ai richiami ricevuti dall'autista. Ciò
deve necessariamente portare tutti noi a una riflessione sul
livello di degrado raggiunto dalla nostra società, che di civile
ha ben poco. Non si accetta il rispetto delle regole del vivere
comune e si trova normale utilizzare la violenza come risposta a
tutto".
ACON/COM/fa