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SICUREZZA. DI BERT (FP): AGGRESSIONE SUL BUS, SERVONO PENE ESEMPLARI

02.09.2024
15:52
(ACON) Trieste, 2 set - "Aggredito con violenza, come risposta ai suoi ripetuti tentativi di far rispettare le regole di viaggio a dei ragazzini minorenni che, a bordo di un pullman di linea, stavano utilizzando una sigaretta elettronica. Tutto ciò è inaccettabile e ci vogliono pene esemplari per stoppare il dilagare di un fenomeno di violenza che sta prendendo particolarmente di mira alcune professioni, legate al trasporto pubblico e alla sanità. Episodi che possono essere contrastati solamente attribuendo maggior potere d'azione alle forze di polizia chiamate a intervenire", commenta in una nota il consigliere regionale Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente, riferendosi all'aggressione avvenuta domenica 1 settembre ai danni di un autista del trasporto pubblico locale, sulla linea Grado-Udine.

"Purtroppo non è la prima volta che autisti e controllori del trasporto pubblico sono presi di mira, con aggressioni che troppo spesso, come accaduto domenica, vanno al di là delle parole. Diventa fondamentale - sottolinea Di Bert - riuscire a garantire a queste persone di poter svolgere in sicurezza il proprio lavoro e, come per il personale sanitario aggredito durante il servizio, anche per pullman, autobus e treni è necessario riuscire a garantire a bordo la presenza di forze di polizia, o comunque di soggetti titolati a garantire l'ordine pubblico".

"Mi auguro che un aiuto in tal senso - rilancia l'esponente di Fedriga presidente - possa arrivare anche dal provvedimento introdotto da questa maggioranza regionale, per permettere al personale in divisa di poter viaggiare gratis sui mezzi pubblici. La loro semplice presenza a bordo, come passeggeri, ben identificabili in quanto in divisa, potrebbe costituire un deterrente per i violenti di turno, contribuendo ad aumentare il senso di sicurezza negli operatori e nei fruitori dei mezzi". "Dai dettagli dell'episodio di domenica così come riferito dai media - aggiunge Di Bert - pare che i ragazzi abbiano motivato il gesto come una risposta ai richiami ricevuti dall'autista. Ciò deve necessariamente portare tutti noi a una riflessione sul livello di degrado raggiunto dalla nostra società, che di civile ha ben poco. Non si accetta il rispetto delle regole del vivere comune e si trova normale utilizzare la violenza come risposta a tutto". ACON/COM/fa



  • Mauro Di Bert, capogruppo di Fp
    Mauro Di Bert, capogruppo di Fp