SCUOLA. MASSOLINO (PAT-CIV): BAGNI UNISEX, GIUSTO SPERIMENTARE
(ACON) Trieste, 19 set - "Una tale levata di scudi a fronte di
una più che legittima sperimentazione, mossa da un obiettivo di
inclusione, è davvero anacronistica nel 2024. Il fatto che la
Regione, dopo che aveva censurato l'intervento di un'associazione
in un istituto qualche mese fa, ora intervenga anche per
decretare chi possa entrare o meno nei bagni di una scuola è
incommentabile. Dov'è l'autonomia scolastica?".
Così, in un nota, la consigliera regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, Giulia Massolino che interviene a seguito
della diatriba scaturita dalla sperimentazione attuata al liceo
Galilei di Trieste sui bagni privi di indicazione di genere.
"Non si tratta di decidere se creare bagni unisex o meno-
prosegue Massolino -, ma di commentare la decisione presa
legittimamente in autonomia da una scuola e, trattandosi,
appunto, di una sperimentazione saranno le persone che la
useranno a decidere se funziona o meno".
"I primi riscontri sembrano estremamente positivi: d'altra parte
- evidenzia l'esponente autonomista - è la Gen Z, molto più
pronta all'inclusione rispetto alle generazioni passate. Più che
difendere la differenziazione dei bagni per genere, sarebbe
opportuno invece discutere di norme di base di convivenza e
igiene, nell'ottica di una futura parità e senza discriminare chi
non si riconosce nel genere assegnato alla nascita o in alcuno
dei due generi. Una strumentalizzazione che sposta l'attenzione
rispetto al provvedimento, ben più rilevante, dell'introduzione
delle carriere alias, del quale ci congratuliamo con la Preside.
Siamo nel 2024, guardiamo al futuro invece di fare la caccia alle
streghe".
ACON/COM/sm