SALUTE. GRUPPO PD: MODELLO ASAP HA FALLITO, SI INVESTA SU MMG
(ACON) Trieste, 19 set - "La situazione di grave carenza dei
medici di medicina generale ha ormai assunto dimensioni
emergenziali e la toppa temporanea messa dalla Regione attraverso
le Asap non è più sostenibile. È giunto il momento di superare il
modello degli ambulatori sperimentali di assistenza primaria che
ha dimostrato di dare risposte insufficienti ai bisogni dei
cittadini e si inizi a investire seriamente sulla formazione di
nuovi medici di base e sul sostegno concreto di quelli in
attività".
Come riportato da una nota, lo hanno affermato, nel corso di una
conferenza stampa tenutasi a Trieste, i consiglieri regionali del
Pd Laura Fasiolo, Nicola Conficoni, Francesco Martines e Massimo
Mentil, sottoscrittori di una mozione di cui Fasiolo è prima
firmataria, che chiede il superamento degli Asap.
"Il lavoro dei medici impegnati nelle Asap non va demonizzato -
prosegue la nota -, ma è il modello che non funziona. Bisogna
rendersi conto delle effettive esigenze delle persone: un conto è
una risposta di prestazionismo, altro è una reale e completa
presa in carico. Soprattutto i pazienti anziani e fragili hanno
infatti bisogno di essere assistiti in maniera continuativa da un
medico, quello di famiglia che abbia una conoscenza di chi è in
cura, lo monitori e lo segua attraverso un rapporto consolidato".
"Nella mozione - hanno spiegato i dem - chiediamo un impegno
forte per rendere maggiormente attrattiva la professione di
medicina generale, investendo nell'attrattività dei corsi di
formazione Ceformed: Riccardi si vanta di aver aumentato i posti
disponibili, peccato che non siano occupati e questo impedisce la
sostituzione dei medici che escono dal sistema. Inoltre vanno
trattenuti i medici in servizio in servizio agendo in primis
sull'accordo integrativo regionale. Noi abbiamo avanzato anche
qui proposte per sostenere e aumentare la presenza di assistenti
di studio e infermieri, nonché mettere a disposizione ambulatori
attrezzati e appartamenti a uso foresteria. Tutto respinto senza
dare soluzioni alternative".
"I numeri sono impietosi: tra il 2018 e il 2023 i professionisti
convenzionati con le aziende sanitarie sono diminuiti di 139
unità, passando da 832 a 693, con una media di assistiti
procapite salita di 182 unità, da 1.282 a 1.464. Difronte a
questa situazione il Centrodestra, con Fedriga e Riccardi in
testa - conclude la nota -, hanno preferito girarsi dall'altra
parte e guardare, evidentemente, al settore privato come falsa
soluzione a tutti i malanni della sanità".
ACON/COM/mv