TURISMO. MASSOLINO (PAT-CIV): FEDRIGA GONGOLA MENTRE TRIESTE SOFFOCA
(ACON) Trieste, 17 ott - Con una nota, Giulia Massolino,
consigliera regionale del Gruppo Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg, si inserisce nel dibattito sul turismo nato dalla notizia
della città di Trieste tra le migliori 10 destinazioni secondo
Booking. E proprio sul tema, la consigliera ha presentato un
ordine del giorno all'Assestamento autunnale di bilancio,
bocciato però dalla Maggioranza ieri sera.
"Il presidente Fedriga gongola sui social dei dati sul boom
turistico - spiega la Massolino -, invece bisognerebbe allarmarsi
del fenomeno dell'overtourism che sta esplodendo senza alcun
controllo. In una città in cui non si trovano più case da abitare
a causa di un mercato drogato da affitti brevi o seconde case, la
Giunta regionale getta benzina sul fuoco finanziando con 20.000
euro a fondo perso la ristrutturazione di alloggi a uso
turistico. Abbiamo chiesto di inserire dei correttivi per le
parti della nostra regione in cui il turismo non ha certo bisogno
di essere sviluppato, ma semmai gestito. Ci hanno risposto che
non si può".
"I dati dell'osservatorio Rigenerazione urbana e politiche
abitative del Comune di Trieste sono devastanti e lanciano un
grido di allarme, per ora inascoltato - fa sapere la consigliera
-, a chi ci amministra. I canoni di locazione sono cresciuti del
22,9% dal 2016 al 2022, con punte superiori al 27% le case per
studenti e del 38% nel centro città, a fronte di una bassissima
crescita dei salari, il che comporta che l'affitto si mangi una
porzione consistente dello stipendio delle persone (oltre 1/3
dello stipendio)".
"Parallelamente cresce il turismo, del 30% rispetto al 2016: solo
nel 2022 si sono registrate 1.103.671 presenze (3.000 turisti al
giorno di media). Nel Comune - svela ancora la Massolino -
risultano disponibili 1.875 strutture/alloggi per 11.418 posti
letto (6 posti letto ogni 100 residenti) e il 78,6% dell'offerta
di strutture è di tipo extra alberghiero, percentuale che sale al
95,8% se si considerano anche le locazioni con finalità
turistica, con una crescita del 40% di nuovi posti letto in
strutture extra alberghiere solo nell'ultimo anno. Il fenomeno è
dunque più ampio di quello ufficiale, visto che a dicembre 2023
le abitazioni ufficiali registrate come locazioni per finalità
turistiche ammontano a 323 strutture/alloggi per un totale di
1.248 posti letto (11,3% dell'offerta) in città, ma la sola
piattaforma Airbnb conta oltre 1.000 strutture per Trieste".
"Ci stiamo gettando a capofitto nella stessa sciagura che ha
investito prima di noi città come Venezia e Firenze, che stanno
disperatamente cercando di uscirne. Evidentemente non sappiamo
imparare dagli esempi altrui. A farne le spese - riflette
l'autonomista - è chi abita la città, sempre più espulso dal
centro urbano, così come le attività commerciali non collegate
alla gentrificazione. Il territorio già ne è consapevole, infatti
a luglio nella IV circoscrizione (la più colpita dal fenomeno
perché comprende gran parte del centro storico) è stata approvata
una mozione proposta da Adesso Trieste che chiede alla Giunta
comunale di predisporre urgentemente, insieme alle parti sociali
e agli attori economici, un piano di azione volto a mitigare gli
effetti dell'overtourism. Evidentemente per chi ci governa, in
Comune e in Regione, il benessere della cittadinanza non conta
niente".
ACON/COM/rcm