RIFIUTI. LIGUORI (PAT-CIV)-CAPOZZI (M5S): DOV'È BIODIGESTORE NET UD?
(ACON) Trieste, 9 nov - "Quello che lo scorso maggio temevamo
si potesse verificare, soprattutto in provincia di Udine, è
purtroppo una realtà: le modifiche volute dal Governo Meloni con
il decreto legge Ambiente approvato dal Governo il 10 ottobre
scorso che equipara gli sfalci e le potature (derivanti
dall'attività di cura e manutenzione del paesaggio e del verde
pubblico e privato) ai rifiuti urbani, stanno infatti causando
molti problemi a chi deve conferire questi materiali negli
impianti di raccolta".
Lo affermano, in una nota, le consigliere regionali Simona
Liguori (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) e Rosaria Capozzi
(Movimento 5 Stelle) che denunciano le difficoltà delle imprese
del verde a Udine.
"Avevamo già espresso le nostre perplessità dovute
all'equiparazione in rifiuti urbani di quelli che erano
classificati speciali - spiegano Liguori e Capozzi - anche per
l'evidente difficoltà di smaltimento degli impianti provinciali.
Tali difficoltà di conferimento si stanno verificando anche dopo
la nuova normativa, tanto che in molti già auspicano modifiche in
sede di riconversione del decreto in legge. A maggio, ci
chiedevamo che fine avesse fatto l'impianto della Net che doveva
esser inaugurato nel 2022 a Udine dall'allora Giunta Fontanini,
ma dato che è ancora fermo depositeremo un'interrogazione
congiunta in Consiglio regionale per sapere quando verrà
attivato".
"Oggi - concludono le due consigliere - il Governo e la Regione
parlano spesso di bioenergie, ma l'impianto voluto dalla Net con
un project financing da 42 milioni di euro che doveva produrre
380 metri cubi di biometano l'ora, benché sia stato autorizzato
tre anni e mezzo fa, risulta ancora fermo ai box. In Puglia un
impianto simile è già attivo dal 2022, produce gli stessi
quantitativi di biometano e compost, smaltisce il doppio dei
rifiuti, ma è costato meno della metà, solo 18 milioni. A
rimetterci come al solito sono cittadini e imprese, sia per le
tasse che pagano per mantenere un impianto ancora fermo, sia per
le difficoltà che riscontrano ogni giorno nello smaltire i
rifiuti che se non possono essere trattati a Udine devono essere
portati altrove".
ACON/COM/mv