TRANSGENDER DAY. MASSOLINO (PAT-CIV): FVG SI MUOVE TROPPO LENTAMENTE
(ACON) Trieste, 19 nov - Domani, mercoledì 20 novembre, è la
giornata Transgender Day of Remembrance (TDoR) per la
commemorazione delle vittime dell'odio e del pregiudizio verso le
persone transgender (transfobia). Lo ricorda in una nota Giulia
Massolino, consigliera del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, che
aveva recentemente fatto una richiesta di accesso agli atti in
merito alle liste di attesa per gli interventi di riattribuzione
del genere nelle aziende sanitarie della Regione.
"I dati inviatici sono sconfortanti - commenta Massolino -. Nei
presidi ospedalieri di Tolmezzo, San Daniele, Udine, Palmanova e
Latisana presso le Strutture di Urologia, Ginecologia e Chirurgia
plastica non vengono eseguiti interventi per cambio o transizione
del sesso. Per quanto riguarda l'ospedale di Cattinara, ci sono
ben 20 persone in attesa di interventi di gonadectomia e
vaginoplastica, mentre 9 persone sono in attesa di falloplastica
e ben 27 in attesa per la mastectomia, le cui liste stanno
scorrendo ma con un tempo di attesa di 5 anni".
"Questi non sono tempi di attesa compatibili con il benessere
psicologico delle persone affette da disforia di genere. Ma forse
- incalza la consigliera di Opposizione - ancora peggiori sono le
giustificazioni portate, come già fatto dall'assessore Riccardi
nelle precedenti interrogazioni: il pensionamento del direttore
della Clinica urologica non può essere motivo sufficiente per non
riprendere le attività dopo la sospensione del 2020, giustificata
con la necessità di dare priorità alla chirurgia oncologica per
smaltire le liste di attesa createsi con il Covid. Senza contare
che l'attività riguardante gli interventi di fallo plastica è
stata sospesa nel 2018. Le professionalità ci sono e il centro di
Cattinara era un centro di riferimento di rilievo internazionale
per questo tipo di interventi".
"La gamma di interventi da effettuare - si legge ancora nel
comunicato - dovrebbe peraltro essere estesa a quanto attualmente
non viene effettuato nel nosocomio triestino: isterectomia,
isteroannessiectomia, metoideoplastica e mastoplastica additiva.
Questi numeri non raccontano solo un problema organizzativo, ma
una mancanza di rispetto per la dignità e il benessere delle
persone trans, che affrontano percorsi dolorosissimi. Il sistema
sanitario ha il dovere di garantire tempestività e accessibilità
a cure e trattamenti per le persone con disforia di genere, che
hanno diritto a vedersi riconosciuta la propria identità di
genere in modo completo e dignitoso".
"Oggi la Giornata internazionale in commemorazione delle vittime
di transfobia ce lo ricorda, ma dobbiamo lottare tutti i giorni,
anche e soprattutto nelle istituzioni - conclude Massolino -
affinché i bisogni di salute di ogni persona possano essere
visibili, rispettati e presi in carico con la stessa dignità di
chiunque altra".
ACON/COM/fa