BILANCIO. GRUPPO PD: LUCI E OMBRE SU STANZIAMENTI PER LA SALUTE
(ACON) Trieste, 25 nov - "Gli oltre 3,5 miliardi sulla Salute
sono una cifra mai vista prima, che certamente da delle risposte
al sistema, ma accanto alla manovra finanziaria, il nodo cruciale
sarà incentrato sulle linee per la gestione, non ancora approvate
dalla Giunta". Lo affermano in una nota i consiglieri regionali
Nicola Conficoni, Laura Fasiolo, Manuela Celotti e Francesco
Martines (Pd) a margine della seduta della III Commissione
riunita per l'esame delle parti di competenza del bilancio 2025.
Secondo Conficoni, "sul principale nodo che affligge il sistema
sanitario pubblico, ossia la carenza di personale, la Giunta
agisce con ritardo, inseguendo le proposte che il Partito
democratico ha avanzato dall'inizio della legislatura per
fidelizzare i professionisti in fuga e attrarne di nuovi,
aumentando le retribuzioni e favorendo il benessere aziendale.
Ebbene Riccardi e la Maggioranza di centrodestra, dopo avere
bocciato con sdegno i nostri emendamenti, hanno introdotto una
norma che supera il tetto statale alla spesa per il personale
sanitario e ora, con questo bilancio, stanziano 27 milioni per
azioni incentivanti, proprio quello che avevamo chiesto lo scorso
anno. Oltre a inseguirci tardivamente sulle risorse umane,
Riccardi ha pure affermato la necessità di attuare una riforma
del sistema a più ampio respiro. Da queste dichiarazioni sono
passati molti mesi, ma non capiamo quali saranno gli effetti di
queste misure annunciate all'interno del bilancio 2025".
La consigliera Fasiolo ha sottolineato "la necessità di investire
nel superamento degli ambulatori sperimentali di assistenza
primaria (Asap) e dare forza alle case di comunità. La situazione
di grave carenza dei medici di medicina generale ha ormai assunto
dimensioni emergenziali e la toppa temporanea messa dalla Regione
attraverso le Asap non è più sostenibile. È giunto il momento di
superare il modello degli ambulatori sperimentali, che ha
dimostrato di dare risposte insufficienti ai bisogni dei
cittadini; si inizi invece a investire seriamente sulla
formazione di nuovi medici di base e sul sostegno concreto di
quelli in attività".
E ancora, la dem ha chiesto "maggiore attenzione per le fasce
deboli e degli anziani, dall'informazione sulle possibilità date
dall'intramoenia, alla semplificazione introdotta con la
digitalizzazione: serve attenzione sugli anziani soli ed è quindi
necessario sostenere con forza le azioni riguardanti la
telemedicina. Positiva, infine, l'attenzione riservata al fondo
antiviolenza a difesa delle donne e a sostegno della sicurezza,
dell'ambito lavorativo delle donne protette, dei figli che
abbiano assistito a violenze domestiche".
A esprimere soddisfazione per le azioni in ambito sociale è la
consigliera Celotti: "Apprezzabile è lo stanziamento di due
milioni di euro per i Piani di zona, che finalmente vediamo nella
norma finanziaria, perché se l'obiettivo è quello di rilanciare
la sanità territoriale allora bisogna risolvere il nodo
dell'integrazione fra sociale e sanità, ragionando insieme con i
sindaci e il terzo settore". E ancora i nove milioni per
l'inclusione, "ma soprattutto per la partenza del tavolo
regionale per l'inclusione, che insieme ai Piani di zona sono due
strumenti fondamentali per definire, insieme al terzo settore,
gli interventi da mettere poi a terra nei diversi contesti".
Riguardo alle case di comunità, continua l'esponente del Pd,
"visto che si prevede la riattivazione dei Piani di zona,
auspichiamo che ci sia anche l'intenzione di inserire all'interno
di questo ragionamento anche l'organizzazione da sviluppare su
ogni territorio". Inoltre propone un emendamento sull'emersione
delle donne vittime di violenza e di supporto alle donne in
generale, il finanziamento a centri di ascolto e di supporto
psicologico attualmente gestito dai Comuni. Infine sottolinea la
"necessità di un potenziamento delle misure, anche non
assistenziali, a favore delle famiglie in difficoltà".
Secondo Martines "rappresenta un buon segnale il fatto che si
stia andando verso il concetto di meno ospedale e più territorio,
spostando risorse su servizi volti alla domiciliarità e ai
caregiver. Va riconosciuta la sensibilità verso la disabilità e
la direzione presa per il contrasto alla povertà". Il consigliere
in Commissione ha posto un interrogativo sulle "molte risorse
messe sugli investimenti, ma resta da capire se poi nelle aziende
sociali ci sono le capacità di sviluppare questi investimenti,
importanti non solo per le strutture ma anche per le
infrastrutture tecnologiche. Non vorrei che anche nelle aziende
si verifichi quanto accade negli enti locali, dove pur in
presenza di grandi risorse manca la capacità di metterle a
terra".
Anche sulla prevenzione, continua Martines, "vediamo attenzione,
ma è necessario garantire un ruolo determinante nel percorso che
va intrapreso per migliorare il livello di servizi che dobbiamo
offrire ai cittadini". E ancora, sulle case di comunità "è
necessario un piano regionale che individui i luoghi su dove
realizzarle". Da ultimo, riguardo al modello hub e spoke "va
chiarito e condiviso il percorso che la Giunta intende
intraprendere, proprio per metterci nelle condizioni di capire la
direzione che si vuole seguire".
ACON/COM/rcm