NAVE AL FILK. BULLIAN (PAT-CIV): SOLLECITIAMO INTERVENTO DELLA REGIONE
(ACON) Trieste, 11 dic - "La vicenda della nave portacontainer
Al Filk, bloccata al porto di Monfalcone da febbraio, rappresenta
un caso di grave emergenza umanitaria, ambientale e di sicurezza
portuale. È incredibile che, a distanza di oltre nove mesi, non
siano ancora state intraprese azioni definitive per risolvere
questa situazione, che pesa sul territorio e sui lavoratori
coinvolti".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Enrico Bullian.
"La nave, battente bandiera della Tanzania - prosegue Bullian -,
è trattenuta presso il porto dall'8 febbraio 2024 per gravi
irregolarità documentate (61 carenze, tra cui criticità di
sicurezza e mancata manutenzione), a cui si aggiunge un sequestro
giudiziario legato (stando alle ricostruzioni della stampa) alla
falsità della documentazione assicurativa. Non possiamo
permettere che questa situazione di stallo si protragga
ulteriormente, con conseguenze potenzialmente disastrose in
particolare per i lavoratori dell'equipaggio".
"Ad oggi - ricorda l'esponente di Centrosinistra -, a bordo della
nave permangono tre membri dell'equipaggio, comandante, nostromo
e direttore di macchina, in condizioni precarie, in particolare
in riferimento all'inadeguatezza della fornitura dell'energia
elettrica e dei servizi igienici. Questi lavoratori stanno
vivendo in una situazione al limite della dignità umana. È
necessaria un'azione immediata e coordinata per garantire il
pagamento dei salari arretrati, il loro rimpatrio e la messa in
sicurezza della nave".
"Ricordo i rischi ambientali derivanti dal blocco della nave -
incalza il consigliere delle Opposizioni -, come l'accumulo di
rifiuti e il mancato funzionamento degli apparati antincendio,
che costituiscono una potenziale minaccia per la sicurezza
portuale e la salvaguardia dell'ambiente. Questa non è solo una
questione locale: coinvolge temi di rilevanza nazionale, come il
rispetto dei diritti dei lavoratori marittimi, la tutela della
sicurezza nei porti, la salvaguardia ambientale e il contrasto
alle pratiche di sfruttamento e abbandono di mezzi navali in
territorio italiano. Infatti, è necessaria un'azione coordinata
tra Regione Fvg, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Capitaneria di porto, Prefettura di Gorizia e altre Autorità
competenti per sbloccare definitivamente la grave situazione di
stallo".
"Ho recentemente depositato un'interrogazione alla Giunta
regionale per chiedere quali azioni concrete intenda
intraprendere la Regione per affrontare la situazione. Tra le
proposte avanzate, l'adozione di procedure straordinarie per il
rimpatrio dell'equipaggio e la messa in sicurezza dell'ormeggio
della nave, al fine di prevenire rischi sanitari, ambientali e
per le attività portuali", conclude la nota.
ACON/COM/mv