INDUSTRIA. CALLIGARIS (LEGA): TUTELARE MERCATO DELL'AUTO IN CRISI
(ACON) Trieste, 5 feb - "L'automobile non rappresenta un lusso,
ma una necessità per i cittadini che l'utilizzano sovente per
svolgere le loro attività quotidiane, sia lavorative sia
familiari, in particolare nei piccoli e medi centri. Non si
tratta di qualcosa di superfluo, ma di un bene di prima
necessità. Per questo motivo abbiamo depositato una mozione con
cui chiediamo al Presidente della Giunta di rappresentare al
Governo nazionale la necessità di revisionare sia nei tempi, sia
nelle modalità il pacchetto degli incentivi pubblici a beneficio
della sola produzione e vendita di autovetture di fascia media,
privilegiando le case automobilistiche con sede principale
nell'Unione Europea".
Lo propone in una nota Antonio Calligaris, capogruppo della Lega
Fvg in Consiglio regionale, annunciando la mozione del suo gruppo
politico a sostegno dei consumatori e del comparto
automobilistico in crisi.
"L'obiettivo dell'Unione Europea di mettere fine alla vendita di
auto termiche entro il 2030 ha messo in crisi il settore
automobilistico con numerosissime vetture a batteria invendute,
che rischiano di mettere fuori gioco la produzione europea,
mentre brand cinesi semisconosciuti tentano l'invasione del
mercato europeo con modelli termici, ibridi e full-electric, con
prezzi di vendita che fanno sospettare perlomeno un aspetto di
dumping industriale", aggiunge il capogruppo del Carroccio.
"Questa crisi - spiega ancora Calligaris - sta stravolgendo la
geografia dell'industria dell'automobile ben più della crisi
epocale degli anni scorsi generata dal triplo combinato disposto
di pandemia, guerre e chip shortage. Accanto all'obiettivo della
sostenibilità ecologica, sicuramente di primaria importanza,
esiste quello della solidità del nostro sistema
produttivo/manifatturiero che rischia di trovarsi in seria
difficoltà a causa del cosiddetto Green deal automobilistico i
cui costi si stanno già scaricando sui cittadini, in balia di un
aumento vertiginoso dei prezzi delle autovetture".
"Le auto costano di più e circa 300mila italiani, che non possono
permettersele, sono usciti dal mercato costringendo alcuni a
ripiegare sull'usato mentre altri hanno spostato in avanti la
sostituzione. Questa trasformazione del mercato automobilistico
ha consentito di vendere meno auto ma a un prezzo molto più
alto", prosegue l'esponente della Lega che evidenzia infine come
"in uno scenario globale sempre più competitivo si rende
necessaria ora più che mai una legislazione che aiuti i
produttori europei di autovetture a restare sul mercato, in
particolar modo per la produzione di autovetture con prezzi medi
attorno ai 20mila euro, evitando una desertificazione industriale
ulteriore dell'Unione Europea a favore del mercato cinese, e
permettendo ai clienti medio piccoli di acquistare auto, anche
endotermiche - chiude Calligaris - salvaguardando l'occupazione
nel settore".
ACON/COM/fa