GARANTE DIRITTI. SBRIGLIA: INDISPENSABILE INVESTIRE NELLA GIOVENTÙ
(ACON) Udine, 10 apr - Ieri, 9 aprile, l'auditorium "Antonio
Comelli" di Udine, nel palazzo regionale di via Sabbadini, ha
ospitato un confronto a più voci tra quanti, delle istituzioni e
degli enti locali, nonché del mondo del volontariato, incrociando
e valorizzando anche la voce fondamentale dei rappresentanti del
Consiglio comunale dei ragazzi di Udine e delle scuole secondarie
di secondo grado della stessa città, hanno espresso spunti e
riflessioni dalla lettura del Rapporto Istat sui "diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia - I dati regione per
regione", soffermandosi, in particolare, sulle evidenze
specifiche della nostra realtà territoriale transfrontaliera.
Lo rende noto Enrico Sbriglia, garante regionale dei diritti
della persona per il Friuli Venezia Giulia.
"L'occasione è stata utile - commenta il Garante - non solo per
recepire le osservazioni provenienti da quanti operano in prima
persona nel campo dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza,
ma anche per cercare di affrontare le sfide sociali e di comunità
che si presentano dietro quei numeri, quella casistica, quelle
proiezioni di servizi pubblici erogati e, non poche volte, di
bisogni disattesi a livello nazionale, a differenza della nostra
realtà regionale che si pone in una situazione certamente più
favorevole, e sono comunque antesignani di uno stato-comunità che
sta cambiando velocemente".
"Questa consapevolezza - aggiunge Sbriglia - deve però vederci,
nessuno escluso, pronti ad affrontare con ragionevolezza e
lungimiranza quelle che sono delle vere e proprie prove di
resilienza sociale. Com'è noto l'Italia è costretta a
confrontarsi, ormai da diversi anni, con il fenomeno della
denatalità. Il numero delle persone anziane supera grandemente
quello delle persone giovani e tutto questo si riflette
pesantemente nella vita di ogni giorno, influenzando tutti gli
aspetti della società".
"Se è vero che siamo terra di immigrazione - osserva ancora il
Garante - lo siamo anche di emigrazione e la circostanza che
tanti nostri giovani italiane e italiani partano, non impiegando
instabili barconi o facendo la rotta balcanica, ma semplicemente
imbarcandosi, con tutti i documenti in regola, su aerei, navi o
impiegando altri mezzi di spostamento, non cambia il risultato:
sono persone giovani che vanno via e se, e quando, vorranno
anch'esse contribuire a dare continuità alla specie umana, lo
faranno probabilmente in altri Paesi, in altri continenti, sotto
altre bandiere".
"Si impongono, pertanto, delle scelte, importanti, e da assumere
tempestivamente. La nostra regione già da tempo è impegnata su
questo fronte e sia la Giunta che il Consiglio operano per
trovare soluzioni che siano di conforto alle famiglie, ma anche
sprone per quanti intendano costituirle, però il tempo a
disposizione si assottiglia", annota Sbriglia.
"Nel mio intervento ho sottolineato come sia necessario investire
nella gioventù e non soltanto perché si è buoni e generosi come
comunità, ma perché se così non fosse le nostre città, i nostri
paesi, si desertificheranno. Lungi dal richiamare principi che
identificavano la potenza di uno Stato dal numero della sua
popolazione, per davvero il problema demografico sta diventando
un tema strategico, forse meritevole perfino di essere
contemplato all'interno dei corsi di formazione di ogni
disciplina pubblica che attenga alla tenuta dello Stato, delle
sue istituzioni e al loro mantenimento", propone il Garante.
"Al riguardo anche il tema, troppo spesso affrontato come se si
trattasse di una contesa sportiva, tra pro e contro, riguardante
il fenomeno dei minori Stranieri non accompagnati, andrebbe
sfidato in modo diverso. È certamente irragionevole che, dopo
avere speso ingenti risorse pubbliche per l'ospitalità ed il
mantenimento di una umanità giovane che fugge e lascia le proprie
terre d'origine, la stessa, talvolta, possa tradursi in un
problema, addirittura di ordine pubblico, per il paese ospitante,
determinando il legittimo rifiuto ad un'accoglienza che
sembrerebbe mal ripagata. Allora, anche in tal caso, occorrerà
trovare dei rimedi, evitando ingenerose generalizzazioni o
banalizzando le criticità che le cronache spesso, crudamente, ci
evidenziano".
"Anche da questo punto di vista, la nostra Regione sembra essere
attenta e la disciplina normativa e regolamentare che sta
formando nel tempo, migliorandola costantemente, va proprio nella
direzione di accertare, con serietà, che tutti gli attori
chiamati a governare tali fenomeni sociali facciano la loro
parte", osserva ancora Sbriglia.
"Ieri, osservando i visi e gli sguardi delle ragazze e dei
ragazzi che esigevano di essere ascoltati, si è compreso ancora
di più come occorra affrontare i problemi accennati, per
governarli e non per essere dagli stessi stritolati.
L'auspicio è che nel prossimo rapporto statistico- conclude il
Garante dei diritti - si possa registrare un cambio di tendenza,
comprendendo che il capitale umane giovanile, che sia costituito
da indigeni e/o da nuovi italiani o di quanti aspirino a
divenirlo, mostrando fedeltà e rispetto verso le leggi, è anche
capitale morale ed è linfa vitale per la nostra nazione".
ACON/COM/fa