OMNIBUS. II COMM/1: OK A MAGGIORANZA AD ARTICOLI ATTIVITÀ PRODUTTIVE
(ACON) Trieste, 5 mag - Un approfondito dibattito sugli
incentivi agli insediamenti industriali ha caratterizzato la
seduta di II Commissione dedicata all'esame delle parti di
competenza del disegno di legge 47, Disposizioni multisettoriali,
cosiddetto Omnibus.
Sotto la presidenza del neoeletto Stefano Balloch (Fratelli
d'Italia), i commissari hanno sottoposto all'assessore alle
Attività produttive Sergio Emidio Bini numerose domande a
proposito dell'articolo 3 del ddl, che stabilisce di "estendere
la possibilità di utilizzare incentivi all'insediamento in tutti
i Comuni che fanno parte del territorio dei Consorzi di sviluppo
economico", dunque non solo nei Comuni soci.
"Ci sono troppi insediamenti in aree agricole e residenziali", ha
osservato Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), preoccupato per la
possibile diffusione di industrie al di fuori del territorio dei
consorzi. "In passato ogni Comune si faceva la sua piccola zona
industriale", ha ricordato il dem Francesco Martines. Mentre il
collega del Pd Andrea Carli ha invocato "un trattamento uniforme
tra Comuni soci e Comuni che si convenzionano con i Consorzi"
oltre a un incremento delle risorse finanziarie a disposizione.
Laura Fasiolo (Pd) ha invece posto il tema dell'interfaccia tra
questi benefici e quelli previsti per le Zone logistiche
semplificate (Zls), mentre Serena Pellegrino (Avs) ha invocato
contributi per il recupero dei manufatti esistenti al fine di
evitare ulteriore consumo di suolo. Ha auspicato di "utilizzare
preferibilmente le aree dismesse" anche il capogruppo del Patto
per l'Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, mentre
Massimiliano Pozzo (Pd) ha chiesto chiarimenti sulla
discrezionalità dei Consorzi nell'accettare le domande dei Comuni
e Rosaria Capozzi (M5S) ha espresso preoccupazione per "la
confusione che questa norma potrebbe ingenerare".
Bini ha risposto a ciascun consigliere, assicurando che "nessuno
di noi vuole creare il caos" e ricordando che "a monte ci deve
essere comunque un'intesa tra il Comune interessato e il
Consorzio industriale del suo territorio. Ma ci sono ancora aree
significative dal punto di vista industriale, aree D1, che non
rientrano nei consorzi, e questo permette di estendere loro i
benefici". Quanto alla Zls, "è uno strumento diverso che in
alcuni comuni si può sovrapporre: chi è già insediato in zona Zls
avrà ulteriori benefici". L'assessore ha inoltre garantito che
"strumenti di guida per i Consorzi esistono già, non è che ogni
ente agisca a seconda della volontà dei singoli presidenti o
direttori: ci sono piani triennali che vengono presentati alla
Giunta e da questa approvati".
Assai più rapido l'esame degli articoli 4 e 5 attinenti alle
attività produttive, con un solo intervento di Pellegrino
relativo alla misura che consente alle Pro loco non ancora
iscritte al registro nazionale del terzo settore di accedere
ancora per quest'anno ai contributi. "Pensate di aiutarle
finanziariamente a iscriversi al registro?", ha chiesto la
consigliera di Avs, con Bini che le ha spiegato come il problema
"non siano i fondi, ma le tempistiche di recepimento della
domanda: molte delle Pro loco ancora non iscritte aspettano solo
la conclusione della pratica".
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ACON/FA