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OMNIBUS. IV COMM: OK A MAGGIORANZA A NORME SU AMBIENTE ED ENERGIA

06.05.2025
13:53
(ACON) Trieste, 6 mag - La semplificazione delle procedure di autorizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, con la facoltà di estendere il procedimento unico anche ai progetti sottoposti a valutazione d'impatto ambientale. Sanzioni più tenui per le istanze tardive relative al rinnovo delle concessioni di derivazione d'acqua. E ancora: la possibilità di presentare una domanda di nuova attività estrattiva nelle cave, per chi abbia raggiunto la percentuale di scavo del 70 per cento del volume previsto nell'autorizzazione.

Sono le principali novità introdotte dal capo IV del ddl 47, cosiddetto Omnibus, illustrate oggi ai commissari della IV Commissione dall'assessore alla Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro e dai suoi Uffici.

Sotto la presidenza di Alberto Budai (Lega), al termine di un'articolata discussione i consiglieri della Quarta hanno approvato a maggioranza gli articoli dal 18 al 35, con le Opposizioni che hanno scelto la linea dell'astensione ad eccezione di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), esplicitamente contrario a cinque articoli.

Il ddl multisettoriale introduce anche un'importante novità in relazione alle grandi derivazioni d'acqua ad uso idroelettrico, concedendo alla Regione la possibilità di trasferire a Comuni e Comunità di montagna le quote dei canoni di concessione e il controvalore della quota di energia ceduta a titolo gratuito, nelle more della definizione dei procedimenti giudiziari di impugnazione. E - come ha chiarito l'assessore al consigliere del Pd Francesco Martines che l'aveva interpellato su questo punto - senza alcun rischio per i municipi di dover tenere congelati i fondi, pari a 5 milioni all'anno, per evitare il rischio di doverli restituire in caso di sconfitta legale. "I Comuni - ha garantito Scoccimarro - potranno usare quei soldi: nel caso dovessero perdere la causa in Tribunale, la Regione ha previsto uno specifico fondo per fornire loro una garanzia".

Il consigliere Honsell ha invece criticato la norma che riduce le "penalità" per le mancate domande di rinnovo autorizzatorio: "Rischiamo di agevolare chi ha violato la norma precedente". Posizione non condivisa dall'assessore, convinto che si tratti nella gran parte dei casi "di una dimenticanza e non di un dolo". L'esponente di Open è poi convinto che la semplificazione decisa in relazione agli impianti a fonti rinnovabili vada a scapito del dibattito pubblico, mentre la Giunta ritiene che le tutele di trasparenza e partecipazione restino invariate.

Prima di ritirarli su proposta di Scoccimarro (che le ha assicurato di voler esaminare con attenzione le sue proposte in vista della discussione in Aula), la consigliera di Avs Serena Pellegrino ha illustrato tre emendamenti al ddl che hanno per tema "le criticità naturalistiche dei bacini idrografici", con la necessità che "i lavori di manutenzione in quelle aree rispettino precisi protocolli su tempistiche e salvaguardia del paesaggio in quanto i corsi d'acqua sono habitat importanti, veri corridoi ecologici".

Il capogruppo del Pd, Diego Moretti, ha chiesto chiarimenti sulla norma che avalla nuove richieste di attività estrattiva, "per evitare di dare nomi e cognomi a una legge", mentre la collega di gruppo Manuela Celotti ha preannunciato un emendamento sul tema delle competenze di Comuni e Consorzi di bonifica relative ai corsi d'acqua, "per evitare i casi in cui due enti diversi fanno domanda di contributo per lo stesso corso d'acqua".

Nel corso del dibattito sono emersi anche temi più generali, come il botta e risposta tra l'assessore e i consiglieri di Opposizione sulla recente legge che disciplina il fotovoltaico e gli impianti a fonti rinnovabili. "Siamo la prima Regione italiana ad approvare una norma che non viene impugnata dallo Stato e ora è un modello per la Lombardia", ha rivendicato Scoccimarro. "La legge non viene impugnata solo perché ha maglie troppo larghe", gli ha replicato Pellegrino, a cui ha dato man forte Moretti.

Si è parlato anche dell'impianto a biogas di Pagnacco-Tavagnacco, con le Opposizioni a reclamare un intervento della Regione e l'assessore a spiegare di essere contrario ma anche a ricordare che bisogna fare i conti con le possibilità offerte dalla legge: "La cosa più logica è che l'azienda si convinca a spostarne la sede", ha detto Scoccimarro. Che su richiesta di Martines ha parlato anche di energia nucleare, precisando il suo personale "no", espresso a suo tempo anche nel referendum post-Chernobyl, ma aprendo alla possibilità di realizzare mini-centrali "che forse porterebbero benefici e non danni". ACON/FA



  • Alberto Budai (Lega), presidente della IV Commissione
    Alberto Budai (Lega), presidente della IV Commissione
  • Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Serena Pellegrino (Avs)
    Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Serena Pellegrino (Avs)
  • Da sinistra Massimo Mentil (Pd), il capogruppo dem Diego Moretti e Igor Treleani (FdI)
    Da sinistra Massimo Mentil (Pd), il capogruppo dem Diego Moretti e Igor Treleani (FdI)
  • I lavori della IV Commissione
    I lavori della IV Commissione
  • Manuela Celotti (Pd)
    Manuela Celotti (Pd)
  • Giulia Massolino e Marco Putto sui banchi del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg
    Giulia Massolino e Marco Putto sui banchi del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg
  • Francesco Martines (Pd)
    Francesco Martines (Pd)
  • Da sinistra Michele Lobianco (FI) e Giuseppe Ghersinich (Lega)
    Da sinistra Michele Lobianco (FI) e Giuseppe Ghersinich (Lega)
  • L'assessore alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro
    L'assessore alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro