SCUOLA. VI COMM/1: OK PIANO TRIENNALE, CONTRARI MASSOLINO E HONSELL
(ACON) Trieste, 8 mag - Il Piano triennale per lo sviluppo
dell'offerta formativa scolastica passa a maggioranza l'esame
della VI Commissione consiliare. Contrari Furio Honsell (Open
Sinistra Fvg) e Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia - Civica
Fvg), astenuti gli altri consiglieri delle Opposizioni.
È questo uno degli strumenti attraverso i quali la Regione
interviene a supporto delle scuole, mettendo a disposizione per
il triennio 2025-28 un totale di 10.050.000 euro, 2,5 milioni in
più rispetto al triennio precedente.
"Fondi a supporto di attività che le scuole di ogni ordine e
grado realizzano in autonomia - ha spiegato l'assessore Fvg
all'Istruzione, Alessia Rosolen, illustrando il piano ai
commissari - in aree tematiche che la Regione ritiene strategiche
per la formazione dei giovani e per lo sviluppo del territorio.
Tra queste, le competenze linguistiche, la conoscenza storica e
antropologica del Fvg, lo stile di vita sano, la cultura musicale
e dell'arte, la sicurezza nei luoghi di vita e lavoro,
l'integrazione del sistema scolastico con quello
economico-sociale e la promozione di una dimensione
internazionale della scuola".
"Un piano che va ad integrare altre misure destinate al mondo
della scuola - ha ricordato ancora Rosolen -. Per l'anno
scolastico 2024-25 sono stati finanziati interventi per circa 15
milioni a sostegno del personale, degli alunni con disabilità,
della formazione sulla sicurezza e dei servi extrascolastici,
solo per citare alcuni ambiti".
"Un pianto triennale - ha riassunto il presidente della VI
Commissione, Roberto Novelli (FI) -, frutto di un articolato e
ragionato processo di conoscenza delle dinamiche dalla scuola e
delle sue esigenze, che declina ogni singolo obiettivo in più
azioni. Promozione dell'attività fisica e del benessere, ad
esempio, non significa solo sport, ma anche corretta
alimentazione e inclusione sociale".
Molti fondi a disposizione, tanti interventi in programma, ma è
su quello che manca che si sono concentrati gli interventi in
Commissione, soprattutto da parte dei consiglieri di Opposizione.
"Manca il sostegno alle attività di formazione all'affettività,
al rispetto e all'educazione sessuale", ha esordito Furio Honsell
(Open Sinsitra Fvg). "Mi dispiace se non si condividono le
esperienze del passato come la rete Ready, è una mancanza di
rispetto definirla frutto di una moda" ha aggiunto il
consigliere, che ha definito "squilibrato" il bando per i
progetti sulle giornate della Memoria e del Ricordo e
"ideologico", nel complesso, il piano oggetto di discussione.
Sulla stessa linea Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-
Civica Fvg). "Il Compito della scuola è formare cittadini sani da
un punto di vista fisico e mentale, ma anche in grado di vivere
in società - ha ricordato la consigliera -. Le relazioni
pericolose e tossiche sono sempre più diffuse. Per la necessaria
educazione all'affettività, al consenso e alla sessualità non
dovrebbe essere richiesto il consenso delle famiglie". Infine,
per l'esponente del Patto, "il bonus psicologo non è più
sufficiente".
Bonus di cui ha rivendicato la paternità Fratelli d'Italia, con
il consigliere Claudio Giacomelli che ha aggiunto: "Mi sorprendo
sempre quando parti politiche che difendono l'autonomia
scolastica chiedono poi di dettare per filo e per segno cosa deve
fare una scuola". In merito al piano triennale per lo sviluppo
dell'offerta formativa, secondo Giacomelli è "ben tarato sulle
esigenze di oggi, con un giusto bilanciamento tra ragazzi,
istruzione, famiglie, futuro e autonomia scolastica".
"Un piano che mi ha appassionato - ha detto Carlo Bolzonello (Fp)
- un tassello all'interno di un sistema più ampio, in cui tutte
le realtà entrano in collaborazione con il sistema educativo. Un
piano ragionato, con una visione sul futuro".
Un riconoscimento del lavoro svolto sin qui svolto dalla Regione
in ambito scolastico è arrivato pure da esponenti delle
Opposizioni, che hanno però avanzato anche critiche e
controproposte.
Ha richiamato l'attenzione sulla necessità di investire nel
sostengo agli alunni con disabilità Francesco Martines (Pd), che
ha anche chiesto se le risorse in ballo possono essere
indirizzate sulla formazione degli insegnati di sostegno, una
professionalità considerata carente. A questo proposito, Rosolen
ha ricordato che la Regione supporta già le scuole per il
tirocinio universitario degli studenti che seguono il percorso
formativo per il sostegno.
Sempre in casa Pd, Laura Fasiolo, apprezzando l'attenzione data a
internazionalità e minoranze linguistiche, ha chiesto ulteriori
misure per "risolvere il problema dell'inserimento di nuovi
alunni stranieri ad anno scolastico in corso. Auspico anche che
venga portato a termine il progetto Rondine, che insegna a
risolvere i conflitti in modo positivo", ha concluso la dem.
"Bene le risorse economiche, il potenziamento delle discipline
scientifiche, l'attenzione al legame con il mondo del lavoro - ha
aggiunto Massimiliano Pozzo (Pd) - ma dobbiamo fare più
attenzione al disagio giovanile crescente e all'educazione
civica, che significa sapere relazionarsi con gli altri
all'interno di una società complessa".
Anche secondo la collega di partito Manuela Celotti "si doveva
spingere di più su questo fronte in un momento in cui manca anche
la partecipazione alla vita politica e amministrativa. La scuola,
poi, è uno strumento fondamentale per educare al rispetto e
contrastare, sin dalle fasce d'età più basse, la violenza contro
le donne". Anche la dem ha sottolineato l'importanza
dell'educazione alla sessualità e all'affettività, chiedendo
inoltre più sostengo per i Comuni che, con i loro servizi,
integrano l'offerta scolastica.
Ha puntato il dito contro il bando "Memoria e Ricordo", invece,
Serena Pellegrino (Avs). "Comprendo l'obiettivo di una Giunta di
centrodestra. Per tanti anni non si è fatta luce su quanto
successo nel dopoguerra sul confine orientale, ma attenti a non
dare una versione distorta della storia, dobbiamo essere quanto
più rispettosi possibile nei confronti degli studenti che devono
imparare".
Rosaria Capozzi (M5s) ha invece parlato "di interventi
condivisibili e apprezzabili", chiedendo qualche chiarimento
sulla bassa partecipazione registrata negli anni scorsi al bando
sulle lingue minoritarie.
Infine in riferimento agli interventi per l'educazione alla
solidarietà, tutti, anche se con sfumature diverse, hanno
concordato sull'utilità di non restringerli alla sola
Associazione degli alpini individuata per legge, ma, come
precisato anche dall'assessore Rosolen, tenere presente che
"nessuno è escluso".
ACON/AA-fc