SCUOLA. MASSOLINO (PAT-CIV): NON TRASCURARE TEMI FONDAMENTALIì
(ACON) Trieste, 8 mag - "Abbiamo espresso il nostro voto
contrario al Piano triennale dell'Offerta formativa e al riparto
delle risorse perché riteniamo che manchi una visione educativa
all'altezza delle sfide che la scuola pubblica oggi deve
affrontare".
Lo dichiara, in una nota, Giulia Massolino consigliera regionale
del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg a margine della VI
Commissione consiliare odierna.
"In un momento storico in cui il disagio giovanile e i
conseguenti comportamenti devianti sono in costante e allarmante
crescita - prosegue Massolino -, l'attuale modulazione del bonus
psicologo è del tutto insufficiente rispetto ai bisogni reali
delle studentesse e degli studenti. Le scuole hanno bisogno di
figure stabili, presenti e qualificate che possano accompagnare
ragazze e ragazzi nel loro percorso di crescita psicofisica. Nel
Piano non troviamo percorsi strutturati e trasversali su temi
fondamentali come la socialità, la nonviolenza, l'educazione alla
democrazia, o la mobilità sostenibile. Temi che non possono
essere considerati 'accessori', ma parte integrante della
formazione di cittadine e cittadini consapevoli, responsabili e
sani, in grado di contribuire attivamente alla vita sociale".
"Rispetto all'educazione alla solidarietà riteniamo sia
necessaria una pluralità di voci e approcci, che non può
limitarsi alle sole associazioni d'arma (come indicato nel piano)
ma che sia in grado di parlare davvero alle e ai giovani dei
valori solidali - sottolinea l'esponente autonomista -.
Gravissima, inoltre, l'assenza totale di programmi
sull'educazione alla sessualità, all'affettività e al consenso.
In un tempo in cui i femminicidi e le violenze di genere sono
all'ordine del giorno, e in età sempre più giovane, questa
mancanza è una responsabilità politica e morale che non possiamo
ignorare".
"Infine, rileviamo una scarsissima attenzione alle realtà
lavorative che non siano parte delle associazioni datoriali e una
mancanza di rappresentanza a tutto tondo delle realtà che si
occupano quotidianamente di educazione a sicurezza, prevenzione e
salute nei luoghi di studio e lavoro. La Carta di Lorenzo -
ricorda la consigliere -, che dovrebbe essere un punto di
riferimento imprescindibile per tutte le istituzioni scolastiche,
in questo modo rischia di rimanere inapplicata, così come il
coinvolgimento delle rappresentanze studentesche".
"Per tutti questi motivi, il nostro voto non ha potuto che essere
contrario. Continueremo a batterci per una scuola pubblica che
metta al centro la persona, i diritti, la salute e la
cittadinanza attiva", conclude la nota.
ACON/COM/mv