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MIGRANTI. BULLIAN (PAT-CIV): A GRADISCA PER DIRE CHE CPR È INEFFICACE

12.05.2025
14:53
(ACON) Trieste, 12 mag - "In Italia sono presenti oltre 5 milioni di stranieri regolari (9% della popolazione generale) che contribuiscono allo sviluppo del nostro Paese", afferma in una nota il consigliere regionale Enrico Bullian del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg.

"Si stimano inoltre - aggiunge il consigliere - quasi mezzo milione di migranti irregolari. La destra al Governo nei vari livelli istituzionali strilla sui rimpatri dei "clandestini". Ma a che punto siamo? Nel 2022 nella decina di Cpr presenti in Italia, un sistema che si è via via strutturato a partire dalle norme del lontano 1998 e che dunque possiamo considerare a regime da anni, sono 6.383 le persone transitate al loro interno e ne sono state rimpatriate appena 3.154 (come riportato nella relazione al Parlamento 2023 dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, consultabile online, e ripresi nell'interessante convegno del 6 maggio a Gradisca promosso da forze civiche e partitiche del centro-sinistra locale)".

"È dunque evidente - prosegue Bullian - che i Cpr hanno un impatto estremamente limitato sulla gestione del fenomeno migratorio irregolare, interessando circa l'1% dei 'clandestini', ma lasciano lunghe ombre nere per quanto riguarda il rispetto dei diritti e della dignità umana e l'ampia discrezionalità prevista per un sistema di detenzione amministrativa inaccettabile, con tempistiche peraltro estremamente lunghe (fino ai 18 mesi per gli 'ospiti'!)".

"Il caso del Cpr di Gradisca è particolarmente emblematico: una struttura di grandi dimensioni, affiancata da un impattante Cara, collocata in un comune medio-piccolo, con modesti mezzi e risorse a disposizione delle forze dell'ordine locali. Come più volte evidenziato da alcuni sindacati di polizia, le necessità operative del centro assorbono risorse umane strategiche per le forze dell'ordine, sottraendole ai compiti che dovrebbero essere primari per il territorio", aggiunge il consigliere di Opposizione.

"Il modello dei Cpr presenta una combinazione di elevati costi, bassa efficacia e scarsa incidenza sul fenomeno migratorio irregolare complessivo. Le 'espulsioni dei clandestini' nel dibattito pubblico rappresentano la soluzione della destra: peccato che i dati dimostrino semplicemente l'impossibilità pratica di questa soluzione (qualche migliaio di rimpatri all'anno a fronte di mezzo milione di irregolari). Innanzitutto va risanato il dibattito pubblico e vanno corrette le convinzioni e le percezioni distorte. Potrà servire tempo e impegno: ma serve far capire che le espulsioni devono intervenire solo quando le altre strade percorribili non sono attuabili e vanno effettuate come extrema ratio nella gestione del fenomeno e per casi isolati, senza l'esigenza di questi Centri (mentre strutture più efficaci e snelle potrebbero essere collegate a quelle penitenziarie esistenti), evitando di lasciare uno strumento discrezionale nelle mani dello Stato che non fa onore al nostro ordinamento che dovrebbe essere rispettoso dei diritti umani", sottolinea ancora l'esponente del Patto-Civica.

"Per questo ritengo che l'incontro del 6 maggio abbia anche rappresentato un momento preparatorio in vista della manifestazione del 17 maggio a Gradisca d'Isonzo, promossa da diverse realtà civiche e partitiche di centro-sinistra, per chiedere il superamento definitivo del Cpr. La partenza del corteo è prevista alle ore 14 da piazza Unità e anche come gruppo consiliare regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg abbiamo deciso di aderire e saremo presenti per porre al centro del dibattito pubblico la necessità di rivedere politiche e strumenti ormai superati. Infine, ho trovato opportuno che nella locandina diffusa dal comitato promotore dell'evento siano ricordati i nomi delle 5 persone decedute nel Cpr di Gradisca: Abdel Majid El Kodra, Vakhtang Enukidze, Orgjest Turia, Anani Ezzeddine e Arshad Jahangir", conclude Bullian. ACON/COM/fa



  • Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
    Enrico Bullian (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)