MIGRANTI. BULLIAN (PAT-CIV): A GRADISCA PER DIRE CHE CPR È INEFFICACE
(ACON) Trieste, 12 mag - "In Italia sono presenti oltre 5
milioni di stranieri regolari (9% della popolazione generale) che
contribuiscono allo sviluppo del nostro Paese", afferma in una
nota il consigliere regionale Enrico Bullian del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg.
"Si stimano inoltre - aggiunge il consigliere - quasi mezzo
milione di migranti irregolari. La destra al Governo nei vari
livelli istituzionali strilla sui rimpatri dei "clandestini". Ma
a che punto siamo? Nel 2022 nella decina di Cpr presenti in
Italia, un sistema che si è via via strutturato a partire dalle
norme del lontano 1998 e che dunque possiamo considerare a regime
da anni, sono 6.383 le persone transitate al loro interno e ne
sono state rimpatriate appena 3.154 (come riportato nella
relazione al Parlamento 2023 dal Garante nazionale dei diritti
delle persone private della libertà personale, consultabile
online, e ripresi nell'interessante convegno del 6 maggio a
Gradisca promosso da forze civiche e partitiche del
centro-sinistra locale)".
"È dunque evidente - prosegue Bullian - che i Cpr hanno un
impatto estremamente limitato sulla gestione del fenomeno
migratorio irregolare, interessando circa l'1% dei 'clandestini',
ma lasciano lunghe ombre nere per quanto riguarda il rispetto dei
diritti e della dignità umana e l'ampia discrezionalità prevista
per un sistema di detenzione amministrativa inaccettabile, con
tempistiche peraltro estremamente lunghe (fino ai 18 mesi per gli
'ospiti'!)".
"Il caso del Cpr di Gradisca è particolarmente emblematico: una
struttura di grandi dimensioni, affiancata da un impattante Cara,
collocata in un comune medio-piccolo, con modesti mezzi e risorse
a disposizione delle forze dell'ordine locali. Come più volte
evidenziato da alcuni sindacati di polizia, le necessità
operative del centro assorbono risorse umane strategiche per le
forze dell'ordine, sottraendole ai compiti che dovrebbero essere
primari per il territorio", aggiunge il consigliere di
Opposizione.
"Il modello dei Cpr presenta una combinazione di elevati costi,
bassa efficacia e scarsa incidenza sul fenomeno migratorio
irregolare complessivo. Le 'espulsioni dei clandestini' nel
dibattito pubblico rappresentano la soluzione della destra:
peccato che i dati dimostrino semplicemente l'impossibilità
pratica di questa soluzione (qualche migliaio di rimpatri
all'anno a fronte di mezzo milione di irregolari). Innanzitutto
va risanato il dibattito pubblico e vanno corrette le convinzioni
e le percezioni distorte. Potrà servire tempo e impegno: ma serve
far capire che le espulsioni devono intervenire solo quando le
altre strade percorribili non sono attuabili e vanno effettuate
come extrema ratio nella gestione del fenomeno e per casi
isolati, senza l'esigenza di questi Centri (mentre strutture più
efficaci e snelle potrebbero essere collegate a quelle
penitenziarie esistenti), evitando di lasciare uno strumento
discrezionale nelle mani dello Stato che non fa onore al nostro
ordinamento che dovrebbe essere rispettoso dei diritti umani",
sottolinea ancora l'esponente del Patto-Civica.
"Per questo ritengo che l'incontro del 6 maggio abbia anche
rappresentato un momento preparatorio in vista della
manifestazione del 17 maggio a Gradisca d'Isonzo, promossa da
diverse realtà civiche e partitiche di centro-sinistra, per
chiedere il superamento definitivo del Cpr. La partenza del
corteo è prevista alle ore 14 da piazza Unità e anche come gruppo
consiliare regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg abbiamo
deciso di aderire e saremo presenti per porre al centro del
dibattito pubblico la necessità di rivedere politiche e strumenti
ormai superati. Infine, ho trovato opportuno che nella locandina
diffusa dal comitato promotore dell'evento siano ricordati i nomi
delle 5 persone decedute nel Cpr di Gradisca: Abdel Majid El
Kodra, Vakhtang Enukidze, Orgjest Turia, Anani Ezzeddine e Arshad
Jahangir", conclude Bullian.
ACON/COM/fa