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IMMOBILI PRIVATI. IV COMM/2: STESURA BANDI PARTECIPATA ED ENTRO LUGLIO

13.05.2025
15:03
(ACON) Trieste, 13 mag - L'illustrazione da parte dell'assessore regionale Cristina Amirante dei 12 articoli che formano il provvedimento, poi la IV Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (Lega) ha ascoltato i pareri dei principali portatori di interesse al disegno di legge 36 con cui si intende recuperare e riqualificare il patrimonio immobiliare privato tenendo a mente i princìpi europei di efficientamento energetico, autosostenibilità energetica da fonti rinnovabili, sicurezza sismica. Dunque non spinta a nuovo consumo di suolo, ma utilizzo del patrimonio edilizio così come esistente, da porre alla base di quella che la titolare delle deleghe in Giunta ha definito una legge-quadro.

Diverse le espressioni di plauso, ma non da meno le preoccupazioni e i suggerimenti da parte delle categorie audite, dove la richiesta di una partecipazione attiva alla stesura dei bandi ha accomunato tutti gli interventi (partecipazione che ha poi trovato facile sponda nelle intenzioni della Amirante), a cominciare dai Comuni, con il Cal che ha anche sollevato la questione degli edifici in stato di degrado, e che dunque abbisognano di essere messi in sicurezza, che si affacciano lungo strade non comunali.

Dall'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) una sosta, tra le altre, anche sul tema della concessione del contributo in regime de minimis e la necessità di esplorare soluzioni alternative, punto ripreso poi da più intervenuti. E poi la richiesta di spingere per la riqualificazione anche nei Comuni dove lo spopolamento è alto e agevolare gli interventi volti a migliorare la classificazione sismica degli edifici.

La Lega delle cooperative vorrebbe che tra i beneficiari fossero inseriti anche gli enti del terzo settore e ha evidenziato che manca un monitoraggio dell'impatto della norma, per capire se e come ha funzionato, suggerimento accolto subito dall'assessore. Mentre Confcooperative Fvg, e non da meno l'Ordine degli architetti di Pordenone, ha puntato il dito sulla genericità di alcune espressioni come giovani, disabilità, bassa prestazione energetica, imprese. Una genericità, però, che l'esponente di Giunta ha poi spiegato essere voluta per garantire una maggiore premialità e non per una maggiore esclusione.

Da Confartigianato e piccola e media impresa la richiesta di suddividere i bandi per l'efficientamento e quelli per la manutenzione, per una loro migliore gestione, nonché di chiarimenti sull'anticipazione del contributo collegata alla domanda a sportello, e la richiesta di inserire un riferimento al prezziario regionale, per poter verificare la congruità delle spese affinché non scoppino bolle speculative.

Dalla Federazione regionale degli ingegneri, che ha sposato l'importanza della sicurezza sismica e vorrebbe fosse tra i criteri per la costruzione delle graduatorie, è stata espressa la speranza che non si segua solo la logica emergenziale ma uno schema strutturale di lungo periodo, che nelle ristrutturazioni condominiali si agevoli chi ha meno possibilità economiche, che si preveda la possibilità di poter accedere a un nuovo bando per le opere integrative a quelle principali.

Dalla montagna, attraverso la Comunità della Carnia, è stata espressa l'esigenza di regolamenti che diano chiarezza per superare i tempi stretti tra l'uscita dei bandi e la loro chiusura; è stato inoltre chiesto di aiutare i piccoli Comuni imponendo una residenzialità di almeno 8 anni altrimenti si rischia di agevolare solo il recupero di case-vacanza; di aiutare chi vuole trasformare un edificio rurale in unità abitativa; di inserire il teleriscaldamento nell'efficientamento energetico. Un punto, questo, che ha visto concorde Amirante.

Il timore dei periti industriali si è, invece, soffermato sulla classe energetica (si ragioni sulla percentuale di riduzione del fabbisogno energetico privilegiando l'involucro edilizio), mentre le Ater hanno avuto la rassicurazione di non essere tra i destinatari della legge, per quanto vi possano essere situazioni di condomìni con parte pubblica e parte privata.

Se, infine, l'ampliamento di uno stabile con, ad esempio, la creazione di nuove unità abitative, non può essere oggetto di sostegno regionale, diverso è il discorso presentato all'assessore per quanto riguarda la concessione di modesti ampliamenti per esigenze igienico-sanitarie, cosa che si registra soprattutto alla periferia di Trieste, come fatto presente dall'Ordine dei geometri.

Amirante ha quindi anticipato che il taglio delle spese sull'efficientamento energetico da dare a sportello (cappotti, serramenti, caldaie) sarà del 40% sommabile alle detrazioni fiscali, con l'obiettivo di arrivare sul territorio con i bandi entro il mese di luglio.

2 - segue ACON/RCM-fa



  • La seduta della IV Commissione con le audizioni sul ddl 36
    La seduta della IV Commissione con le audizioni sul ddl 36
  • Al centro, il presidente Alberto Budai (Lega) e l'assessore Cristina Amirante
    Al centro, il presidente Alberto Budai (Lega) e l'assessore Cristina Amirante
  • Gli auditi in IV Commissione sul ddl 36
    Gli auditi in IV Commissione sul ddl 36
  • Alcuni degli auditi in IV Commissione
    Alcuni degli auditi in IV Commissione
  • Le audizioni in IV Commissione sul ddl 36
    Le audizioni in IV Commissione sul ddl 36