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PROVINCE. PELLEGRINO (AVS): RIFORMA NECESSARIA CHE AIUTA I COMUNI

15.05.2025
16:21
(ACON) Trieste, 15 mag - "Negli scorsi giorni ho partecipato all'audizione in Commissione affari Costituzionali del Senato sul disegno di legge che modifica lo Statuto della Regione Friuli Venezia Giulia, con l'obiettivo di consentire il ripristino delle Province elettive. Pur giudicando la compressione del diritto al referendum confermativo, previsto nell'attuale Statuto, un vulnus democratico, ritengo questa riforma necessaria".

Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi Sinistra in merito all'approvazione della riforma dello Statuto del Friuli Venezia Giulia in I Commissione al Senato.

"La soppressione delle Province, avvenuta circa dieci anni fa, ha creato un vuoto amministrativo che né le Unioni territoriali intercomunali, né gli Enti di decentramento regionale sono riusciti a colmare - sottolinea Pellegrino -. I Comuni si sono ritrovati spesso soli, caricati di competenze e responsabilità senza disporre di strumenti, risorse e professionalità adeguate".

"Nel frattempo - ricorda l'esponente di opposizione -, l'accentramento del potere da parte dell'Amministrazione regionale ha favorito logiche di appartenenza politica, premiando spesso i territori più vicini a chi governa. Lo constatiamo puntualmente ad ogni legge di Bilancio, dove la distribuzione delle risorse sono più legate al colore politico degli enti, che il frutto di un disegno strategico di sviluppo equo e sostenibile. Con la cancellazione delle Province, la Regione ha finito per privilegiare una gestione frammentata e a corto raggio, trascurando il proprio ruolo legislativo e la responsabilità di costruire una visione strategica e coerente di sviluppo su scala vasta, capace di rispondere ai reali bisogni delle nostre comunità".

"Il ripristino delle Province - incalza Pellegrino -, con organi democraticamente eletti, restituirebbe ai territori un presidio di coordinamento e rappresentanza essenziale per affrontare le sfide che i singoli Comuni, soprattutto quelli più piccoli, non riescono a gestire da soli: dalla pianificazione territoriale alla gestione integrata dei servizi pubblici, dalle politiche ambientali e di trasporto pubblico alla programmazione dell'edilizia scolastica e al sostegno al tessuto culturale. Trovo ipocrita la proposta di cambiare nome alle Province per evitare di ammettere l'errore politico della loro soppressione. Serve coerenza e coraggio: tornare a Province e a elezioni dirette è un atto di democrazia".

E conclude con un pensiero rivolto a chi continua a difendere quella riforma, augurandosi che "coloro che considerano inutili questi enti intermedi ed elettivi, comprendano che sia un errore altrimenti non si potrà giustificare la loro presenza durante un'eventuale e prossima competizione elettorale". ACON/COM/mv



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)