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ENTI LOCALI. MORETUZZO (PAT-CIV): AL CDX NON INTERESSA DEI COMUNI

20.05.2025
15:27
(ACON) Trieste, 20 mag - "Dopo 7 anni di amministrazione Fedriga, la situazione del sistema delle autonomie locali del Friuli Venezia Giulia è disastrosa come dimostra la crescita esponenziale delle risorse ferme nei cassetti dei municipi in buona parte per opere che non riescono a essere cantierate per mancanza di personale negli uffici tecnici e nelle ragionerie: siamo passati dai 700 milioni del 2021 ai 760 milioni del 2022, agli 839 milioni del 2023, un aumento di circa il 20% in due anni. Dati che si traducono nella profonda difficoltà nell'erogazione dei servizi ai cittadini e nell'incapacità di spesa che tiene ferme centinaia di milioni di euro che potrebbero dare ossigeno all'economia regionale".

Così, in una nota, il capogruppo del Patto per l'Autonomia - Civica Fvg, Massimo Moretuzzo a margine della discussione in Aula sulla proposta di legge per l'introduzione di una clausola valutativa alla riforma Roberti (legge regionale 21/2019 "Esercizio coordinato di funzioni e servizi tra gli enti locali del Friuli Venezia Giulia e istituzione degli Enti di decentramento regionale"),che "evidentemente non ha prodotto nessun risultato utile a migliorare la condizione del sistema delle autonomie locali". Il progetto di legge, presentato dal Gruppo del Patto per l'Autonomia - Civica Fvg e di cui Moretuzzo è primo firmatario, constava di un unico articolo volto proprio a prevedere una valutazione periodica dei risultati raggiunti, in particolare riguardo al funzionamento delle Comunità volontarie.

"La Giunta regionale ha bocciato in Commissione questa nostra proposta. Un passaggio a cui difficilmente dovrebbe volersi sottrarre un legislatore fiducioso della bontà del percorso di riforma intrapreso - osserva Moretuzzo -. Siamo convinti che qualsiasi provvedimento preso per i singoli Comuni è insufficiente, l'unica strada percorribile è quella dei processi aggregativi, prevista dalla legge Roberti, ma rispetto alla quale dopo 6 anni è necessario capire cosa funziona e cosa, invece, va modificato".

"Nel corso di un'audizione svoltasi in V Commissione consiliare sul tema, i presidenti delle Comunità volontarie che si sono costituite hanno denunciato, tutti e indistintamente, la mancanza di un supporto adeguato da parte dell'amministrazione regionale ai processi di aggregazione dei Comuni. Eppure, oggi la nostra proposta di legge è stata bocciata dalla Maggioranza, che ha perso l'ennesima occasione per fare un buon servizio alla comunità regionale continuando a vivere di slogan, come quello sulle Province. Evidentemente - conclude il capogruppo autonomista - all'amministrazione Fedriga conviene continuare a gestire il potere in modo clientelare, distribuendo risorse ai Comuni amici, anche se poi questi non sono in grado di spenderle". ACON/COM/sm