ENTI LOCALI. MORETUZZO (PAT-CIV): AL CDX NON INTERESSA DEI COMUNI
(ACON) Trieste, 20 mag - "Dopo 7 anni di amministrazione
Fedriga, la situazione del sistema delle autonomie locali del
Friuli Venezia Giulia è disastrosa come dimostra la crescita
esponenziale delle risorse ferme nei cassetti dei municipi in
buona parte per opere che non riescono a essere cantierate per
mancanza di personale negli uffici tecnici e nelle ragionerie:
siamo passati dai 700 milioni del 2021 ai 760 milioni del 2022,
agli 839 milioni del 2023, un aumento di circa il 20% in due
anni. Dati che si traducono nella profonda difficoltà
nell'erogazione dei servizi ai cittadini e nell'incapacità di
spesa che tiene ferme centinaia di milioni di euro che potrebbero
dare ossigeno all'economia regionale".
Così, in una nota, il capogruppo del Patto per l'Autonomia -
Civica Fvg, Massimo Moretuzzo a margine della discussione in Aula
sulla proposta di legge per l'introduzione di una clausola
valutativa alla riforma Roberti (legge regionale 21/2019
"Esercizio coordinato di funzioni e servizi tra gli enti locali
del Friuli Venezia Giulia e istituzione degli Enti di
decentramento regionale"),che "evidentemente non ha prodotto
nessun risultato utile a migliorare la condizione del sistema
delle autonomie locali".
Il progetto di legge, presentato dal Gruppo del Patto per
l'Autonomia - Civica Fvg e di cui Moretuzzo è primo firmatario,
constava di un unico articolo volto proprio a prevedere una
valutazione periodica dei risultati raggiunti, in particolare
riguardo al funzionamento delle Comunità volontarie.
"La Giunta regionale ha bocciato in Commissione questa nostra
proposta. Un passaggio a cui difficilmente dovrebbe volersi
sottrarre un legislatore fiducioso della bontà del percorso di
riforma intrapreso - osserva Moretuzzo -. Siamo convinti che
qualsiasi provvedimento preso per i singoli Comuni è
insufficiente, l'unica strada percorribile è quella dei processi
aggregativi, prevista dalla legge Roberti, ma rispetto alla quale
dopo 6 anni è necessario capire cosa funziona e cosa, invece, va
modificato".
"Nel corso di un'audizione svoltasi in V Commissione consiliare
sul tema, i presidenti delle Comunità volontarie che si sono
costituite hanno denunciato, tutti e indistintamente, la mancanza
di un supporto adeguato da parte dell'amministrazione regionale
ai processi di aggregazione dei Comuni. Eppure, oggi la nostra
proposta di legge è stata bocciata dalla Maggioranza, che ha
perso l'ennesima occasione per fare un buon servizio alla
comunità regionale continuando a vivere di slogan, come quello
sulle Province. Evidentemente - conclude il capogruppo
autonomista - all'amministrazione Fedriga conviene continuare a
gestire il potere in modo clientelare, distribuendo risorse ai
Comuni amici, anche se poi questi non sono in grado di spenderle".
ACON/COM/sm