QUESTION TIME/1. CSX: FEDRIGA RISPONDA SU DELEGHE. CDX: FATE TEATRINO
(ACON) Trieste, 21 mag - Una seduta d'Aula anomala per la
storia del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, con il
Question Time d'apertura lavori diviso tra un "qui decido io" del
presidente Mauro Bordin e un "no, decide il regolamento" delle
Opposizioni, vicepresidente Francesco Russo in primis, uno "state
facendo teatrino e rasentate il ridicolo, così non si fa il bene
dei cittadini" per Antonio Calligaris (Lega) e un "il teatrino lo
state facendo voi verso i cittadini che non capiscono cosa stia
accadendo" di Rosaria Capozzi (M5S), per poi passare la palla a
una seduta repentina dei capigruppo che ha stabilito come
proseguire i lavori.
L'antefatto è stato il ritiro delle interrogazioni, da parte dei
consiglieri Enrico Bullian e Marco Putto (Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg), stessa cosa per il dem Russo e la
pentastellata Capozzi, con l'ovvia indicazione che anche tutti
gli altri avrebbero fatto la medesima cosa, anche se poi è stato
appurato che il ritiro non è possibile. Motivo dell'azione: il
presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, che non soddisfa
la richiesta di informativa avanzata più volte dai Gruppi di
opposizione dopo l'annuncio della rimessa delle deleghe di 7 suoi
assessori su 10.
Sul tavolo anche "le dichiarazioni alla stampa dell'assessore
Cristina Amirante, che non è tra coloro che hanno consegnato le
deleghe nelle mani di Fedriga" ha precisato Bullian, esternando
il dubbio di potersi esprimere con chiarezza e certezza verso i
cittadini in questa situazione di impasse". Stessa posizione per
Putto ("Qualcuno ci spieghi se quelle deleghe sono ancora nella
piena fiducia del presidente", ha detto) e Russo ("Forse non sarà
incisivo dal punto di vista amministrativo, ma quanto accaduto
con le deleghe lo è per una crisi politica causa una Maggioranza
spappolata. Fedriga non si fa vedere perché si vergogna di non
sapere cosa rispondere senza l'avallo del Governo").
Con animi già surriscaldati, quando il presidente dell'Aula,
Bordin, ha stoppato la consigliera Capozzi sulle motivazioni del
ritiro della sua Iri, tutti i colleghi di Opposizione sono
insorti e si è passati alla riunione dei capigruppo:
un'interrogazione depositata e ormai all'attenzione dell'Aula non
si può ritirare, la Giunta decide in autonomia se darvi risposta
o meno, inclusa la forma scritta, quando il consigliere che l'ha
presentata non è presente alle spiegazioni.
I ritiri sono però continuati e i consiglieri proponenti hanno
via via lasciato l'Emiciclo, cosa che ha portato l'assessore
Sebastiano Callari, sollecitato da Massimiliano Pozzo (Pd), a
decidere di non voler consegnare alcuna risposta scritta ma
affermare di "non essere un pagliaccio" e aver deciso "che il
presidente Fedriga valutasse se il suo operato sia all'altezza di
andare avanti o debba terminare adesso", oltre a far presente che
"non è possibile andarsene lasciando dei progetti in sospeso, è
una questione anche di responsabilità".
1 - segue
ACON/RCM-fc