CRISI REGIONE. PELLEGRINO (AVS): FEDRIGA GARANTE MAGGIORANZA LITIGIOSA
(ACON) Trieste, 24 mag - "Tanto rumore per nulla. Parrebbe che
quelli che ieri sembravano problemi insuperabili, oggi vengono
derubricati a semplice dialettica politica all'interno della
maggioranza di Centrodestra, dove il presidente della Regione non
è più il referente politico eletto dai cittadini, ma il garante
della tenuta di una Maggioranza litigiosa". Così in una nota la
consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e
Sinistra), all'indomani del vertice a Trieste del presidente
Fedriga con i suoi assessori e rappresentanti del Centrodestra.
"Quel che non si comprende - afferma Pellegrino - è come mai
Fedriga, di fronte ai chiarimenti richiesti da tutta
l'Opposizione nel luogo deputato a riferire, l'Aula del Consiglio
regionale, abbia la necessità di chiedere ufficialmente la
fiducia ai partiti che lo dovrebbero sostenere. Temo che questa
sia solo una misera e ulteriore commedia per portare
all'attenzione dell'Aula il nodo sul terzo mandato".
"È emblematico come l'interesse manifestato più volte da parte
della Lega, di ottenere l'opzione a far ricandidarsi fra 3 anni
il presidente Fedriga, non sia corroborato dalle sue parole;
l'ipocrisia regna sovrana. Ci pare indecoroso - così ancora
l'esponente di Avs - che, dopo il nulla di fatto a Roma con la
presidente del Consiglio, cerchi sponda nel ricco Nord-Est
bypassando completamente ogni dialogo con le istituzioni preposte
costituzionali. Oggi più che mai capiamo il perché di tanto
ardore nello sponsorizzare l'autonomia differenziata che
permetterà di dare carta bianca ai cosiddetti governatori su
moltissime materie e di avere l'ultima parola su molte questioni".
La consigliera conclude denunciando come la sanità sia "solo la
prima palese attuazione di tutto questo, una regionalizzazione
che manifesta tutta la sua fragilità delle autonomie nelle
ricadute sul benessere sociale e della collettività, tanto da
chiedere l'intervento del ministro della Salute perché si paventa
il commissariamento. Siamo alla presenza di una poltrona che
scotta, che tutti vogliono ma che nessuno è disposto a prendere,
pena la perdita totale di consensi".
ACON/COM/rcm