EDILIZIA/1. OK IV COMM A DDL 36: IMMOBILI, AUMENTA PLATEA BENEFICIARI
(ACON) Trieste, 28 mag - Le audizioni con i principali
portatori di interesse e i suggerimenti dei consiglieri regionali
hanno portato la IV Commissione del presidente Alberto Budai
(Lega) a licenziare a maggioranza, con le astensioni delle
Opposizioni ma nessun contrario, un testo - il disegno di legge
36 in materia di patrimonio edilizio privato da recuperare,
riqualificare ed efficientare dal punto vista energetico, forte
di 12 articoli e 50 milioni di euro per il triennio 2025-27 -
aggiornato e arricchito delle modifiche accolte dall'assessore
titolare della materia, Cristina Amirante, che ha ribadito
l'intenzione di mantenere aperto il dialogo su ulteriori
suggerimenti.
Ecco che già all'articolo 1, in cui si elencano i soggetti a cui
si riferiscono gli incentivi, si vanno ad aggiungere i nuclei
familiari numerosi o in cui vi siano portatori di disabilità, le
unità immobiliari o edifici siti in Comuni che negli ultimi 10
anni hanno visto ridurre sensibilmente i propri residenti, quelli
dismessi, quelli pericolanti che si affacciano su strade
pubbliche, quelli che vengono adeguati alla normativa sismica,
quelli a cui vengono sostituiti gli impianti alimentati da
combustibili fossili inquinanti e quelli posti per almeno 3 anni
a locazione con contratto a canone concordato o ad uso
transitorio non turistico. Aumentando, così, la platea
inizialmente limitata ai soggetti in condizione di povertà
energetica o debolezza sociale ed economica, ai giovani e ai
nuovi nuclei familiari, agli edifici in montagna, agli
insediamenti di servizi di prossimità e di vicinato, alle aree
degradate o destinate a interventi edilizi convenzionati, agli
edifici a bassa prestazione energetica.
Non ultima, si prevede una relazione annuale della Giunta
regionale all'Aula sui risultati ottenuti dall'attuazione della
norma.
Subito dopo (art. 2) si esplicita che i contributi non possono
essere destinati a ville (categoria catastale A8) e castelli (A9)
e si semplifica che l'avvio dell'intervento oggetto di
finanziamento è attestato nella comunicazione di inizio lavori
presentata al Comune. E all'art. 3 si affermano aiuti per le
spese sostenute dal primo gennaio 2025 e una documentazione
tecnica di realizzo degli interventi successiva al 31 dicembre
2024. Non solo, perché si aggiunge che agli interventi previsti
in questo articolo non si applica l'art. 32 della legge regionale
7/2000, ovvero il mantenere la destinazione dei beni immobili per
5 anni dalla conclusione dell'iniziativa, specifica che si
ripropone specie nell'art. 7 sugli obblighi dei beneficiari.
Da segnalare un'aggiunta anche all'art. 4 sui beneficiari, dove
il comma 3 bis afferma che chi realizza interventi su più di 4
unità immobiliari è equiparato alle imprese ai fini della
normativa sugli aiuti di Stato. Mentre all'art. 5 si introduce il
passaggio in Commissione consiliare per un parere sui bandi per
la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione edilizia, non
però per quelli per l'efficientamento energetico.
Quanto alla presentazione delle domande (art. 6), il procedimento
riformulato ne prevede una sola per il recupero edilizio a meno
che, però, non sia disposto diversamente nel bando; in
riferimento alla stessa casa, si può presentare domanda
alternativamente a valere sui bandi per l'art. 2 e l'art. 3,
mentre prima si impediva l'accesso contemporaneo ai bandi
adottati nel medesimo anno solare.
Ulteriore novità, l'art. 7 concede che i singoli bandi possano
prevedere altri obblighi e condizioni da rispettare a pena
decadenza del contributo. Da ultimo, nell'8 si spiega che questi
contributi sono cumulabili con le detrazioni fiscali nazionali e
con altri contributi pubblici, ma ad esclusione degli incentivi
per diffondere le fonti energetiche rinnovabili inseriti nella lr
1/2023 e dei ristori concessi dalla lr 64/1986 (interventi di
protezione civile); ulteriori dettagli saranno inseriti nei bandi.
Al termine dei lavori, votazione e scelta dei relatori per
l'Aula: di maggioranza Lucia Buna (Lega), Mauro Di Bert (Fedriga
presidente), Michele Lobianco (FI) e Igor Treleani (FdI); di
minoranza Massimo Mentil (Pd), Serena Pellegrino (Avs) e Marco
Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg).
1 - segue
ACON/COM/rcm