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SALUTE. CELOTTI (PD): BASTA TOPPE, SIGLARE CONTRATTO INTEGRATIVO MMG

29.05.2025
16:16
(ACON) Trieste, 29 mag - "A fronte della grave carenza di medici di medicina generale, con una stima di circa 200mila cittadini senza medico in regione e quasi 400 posizioni vacanti fra medici di famiglia e medici a ciclo orario (ex guardia medica), non ci si può limitare alla presa d'atto del problema. Si devono trovare soluzioni nuove, che non possono prescindere dalla firma del contratto integrativo regionale, fermo da febbraio 2023, soluzioni che devono finalmente affrontare la riorganizzazione della medicina generale prevista dal Pnrr e dal decreto ministeriale 77". Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd), prima firmataria di una mozione sottoscritta dal suo Gruppo con M5S, Avs e Open Sinistra Fvg, con la quale si chiede alla Giunta di velocizzare la stipula del contratto integrativo regionale.

"Invece di avviare soluzioni tampone attraverso l'affidamento di qualche mezza giornata di ambulatorio ai medici in pensione, senza soluzione di continuità e senza alcun investimento organizzativo di medio periodo - evidenzia la Celotti -, proponiamo di applicare gli accordi collettivi nazionali vigenti, che permetterebbero già adesso di attivare estensioni di orario, anche diurno, dei medici ad attività oraria (cioè l'ex guardia medica) e, laddove residuasse un debito orario, anche per i medici a ciclo di scelta (medici di famiglia), per garantire il servizio di medicina generale nelle zone carenti, o nei contesti turistici durante la stagione di maggiore afflusso".

"Nel grave caso in cui non si riuscisse a sottoscrivere in tempi brevi il contratto integrativo regionale, si potrebbe avviare una contrattazione integrativa aziendale, per mettere a terra questo tipo di soluzioni", aggiunge la dem, a detta della quale "sperimentare queste formule consentirebbe di costituire a livello di distretto e/o di Aggregazione funzionale territoriale (Aft) dei punti distrettuali di medicina primaria, per i pazienti senza medico di base, nell'attesa di procedere con le sostituzioni".

"Queste formule potrebbero inoltre anticipare le caratteristiche della futura assistenza primaria prevista dal dm 77/2022, con particolare riferimento alle Case della Comunità e agli altri nuovi servizi distrettuali - conclude - perché, se la scadenza del Pnrr è a metà del 2026, crediamo sia assolutamente urgente iniziare a ragionare di cure primarie in termini di organizzazione organica e non a spot come stiamo facendo". ACON/COM/rcm



  • Manuela Celotti (Pd)
    Manuela Celotti (Pd)