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CICLOVIE. MASSOLINO (PAT-CIV): TOLTI I TRENI BICI SULL'ALPE ADRIA

30.05.2025
11:12
(ACON) Trieste, 30 mag - "L'interruzione della linea ferroviaria Udine-Tarvisio nel pieno della stagione turistica è l'ennesimo colpo basso al cicloturismo. Paradossale che questo venga annunciato proprio il giorno precedente all'evento Green roads award, dove interverrà l'assessore regionale Amirante stessa. La Regione, ancora una volta, si fa bella parlando di cicloturismo ma poi si gira dall'altra parte mentre si mortifica uno dei percorsi più attrattivi d'Europa: la Ciclovia Alpe Adria. Non basta garantire un servizio sostitutivo a metà, i bus non sono sufficienti, i tempi si allungano e serve addirittura scrivere una mail per sapere se si può salire con la bicicletta, senza contare che non si può viaggiare con gli animali. Una gestione del tutto inadeguata".

Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg Giulia Massolino che attacca l'Amministrazione regionale per "l'assenza di una strategia seria a sostegno del cicloturismo, considerando l'annuncio diramato ieri (giovedì 29) relativamente all'interruzione del treno con servizio portabici tra Udine e Tarvisio".

"La Regione dovrebbe intervenire immediatamente affinché sia garantito un servizio sostitutivo degno di questo nome, costruito per chi davvero percorre quei territori in bici, ma soprattutto evitare che questi lavori vengano pianificati in piena estate. Non si può scaricare tutto su Trenitalia senza nemmeno aprire un confronto con i Comuni coinvolti e con gli operatori del settore - prosegue Massolino, che annuncia un'interrogazione -. Chiederemo all'assessore Amirante come intende affrontare la questione, e all'assessore Bini se sia stato fatto uno studio sull'impatto di tale scelta rispetto ai flussi cicloturistici".

"La Ciclovia Alpe Adria è una delle grandi eccellenze del Friuli Venezia Giulia, siamo nel pieno della stagione cicloturistica e la risposta ai potenziali fruitori del servizio è 'scrivete a un indirizzo mail e forse potrete caricare la bici su un bus'. Questo è svilente per chi promuove un turismo lento, sostenibile e di qualità, e scoraggiante per chi sceglie il nostro territorio. Altro che Regione europea della sostenibilità! Senza contare che, in piena stagione estiva, quando solitamente si predispongono delle politiche anti abbandono, viene di fatto reso impossibile il trasporto di animali da compagnia".

"Anche sull'evento Green roads award abbiamo già depositato, lo scorso febbraio, una interrogazione all'assessore regionale Amirante che non ha ancora avuto risposta. I dubbi vertono non tanto sull'evento in sé che dovrebbe promuovere la ciclomobilità, ma sulla mancanza di ciclovie sullo stesso percorso interessato dall'evento, senza contare il mancato collegamento tra Trieste e Gorizia, tra cui la ciclabile del Carso, finanziata già nel 2009 ma mai realizzata. Serve un salto di qualità: realizzazione capillare di percorsi ciclabili e ciclovie, trasporti pubblici integrati, trasporto bici sempre disponibile, informazioni chiare e in più lingue, coordinamento tra enti. Soprattutto serve volontà politica. Ma oggi vediamo solo disinteresse. La Regione, che dovrebbe essere regista, si limita a un ruolo da spettatore passivo, mentre il territorio perde credibilità, presenze e risorse. La mobilità dolce non è un lusso, è una necessità. Trattarla come un intralcio significa non avere alcuna visione per il futuro del nostro territorio", conclude la nota. ACON/COM/mv



  • Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
    Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)