CICLOVIE. MASSOLINO (PAT-CIV): TOLTI I TRENI BICI SULL'ALPE ADRIA
(ACON) Trieste, 30 mag - "L'interruzione della linea
ferroviaria Udine-Tarvisio nel pieno della stagione turistica è
l'ennesimo colpo basso al cicloturismo. Paradossale che questo
venga annunciato proprio il giorno precedente all'evento Green
roads award, dove interverrà l'assessore regionale Amirante
stessa. La Regione, ancora una volta, si fa bella parlando di
cicloturismo ma poi si gira dall'altra parte mentre si mortifica
uno dei percorsi più attrattivi d'Europa: la Ciclovia Alpe Adria.
Non basta garantire un servizio sostitutivo a metà, i bus non
sono sufficienti, i tempi si allungano e serve addirittura
scrivere una mail per sapere se si può salire con la bicicletta,
senza contare che non si può viaggiare con gli animali. Una
gestione del tutto inadeguata".
Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Giulia Massolino che attacca
l'Amministrazione regionale per "l'assenza di una strategia seria
a sostegno del cicloturismo, considerando l'annuncio diramato
ieri (giovedì 29) relativamente all'interruzione del treno con
servizio portabici tra Udine e Tarvisio".
"La Regione dovrebbe intervenire immediatamente affinché sia
garantito un servizio sostitutivo degno di questo nome, costruito
per chi davvero percorre quei territori in bici, ma soprattutto
evitare che questi lavori vengano pianificati in piena estate.
Non si può scaricare tutto su Trenitalia senza nemmeno aprire un
confronto con i Comuni coinvolti e con gli operatori del settore
- prosegue Massolino, che annuncia un'interrogazione -.
Chiederemo all'assessore Amirante come intende affrontare la
questione, e all'assessore Bini se sia stato fatto uno studio
sull'impatto di tale scelta rispetto ai flussi cicloturistici".
"La Ciclovia Alpe Adria è una delle grandi eccellenze del Friuli
Venezia Giulia, siamo nel pieno della stagione cicloturistica e
la risposta ai potenziali fruitori del servizio è 'scrivete a un
indirizzo mail e forse potrete caricare la bici su un bus'.
Questo è svilente per chi promuove un turismo lento, sostenibile
e di qualità, e scoraggiante per chi sceglie il nostro
territorio. Altro che Regione europea della sostenibilità! Senza
contare che, in piena stagione estiva, quando solitamente si
predispongono delle politiche anti abbandono, viene di fatto reso
impossibile il trasporto di animali da compagnia".
"Anche sull'evento Green roads award abbiamo già depositato, lo
scorso febbraio, una interrogazione all'assessore regionale
Amirante che non ha ancora avuto risposta. I dubbi vertono non
tanto sull'evento in sé che dovrebbe promuovere la ciclomobilità,
ma sulla mancanza di ciclovie sullo stesso percorso interessato
dall'evento, senza contare il mancato collegamento tra Trieste e
Gorizia, tra cui la ciclabile del Carso, finanziata già nel 2009
ma mai realizzata. Serve un salto di qualità: realizzazione
capillare di percorsi ciclabili e ciclovie, trasporti pubblici
integrati, trasporto bici sempre disponibile, informazioni chiare
e in più lingue, coordinamento tra enti. Soprattutto serve
volontà politica. Ma oggi vediamo solo disinteresse. La Regione,
che dovrebbe essere regista, si limita a un ruolo da spettatore
passivo, mentre il territorio perde credibilità, presenze e
risorse. La mobilità dolce non è un lusso, è una necessità.
Trattarla come un intralcio significa non avere alcuna visione
per il futuro del nostro territorio", conclude la nota.
ACON/COM/mv